Profilo Linkedin: Guida all’iscrizione

di Serena Prudenzano

Come anticipato nell’ articolo Linkedin, il curriculum e la ricerca di lavoro, al contrario di altri social network, la creazione di un profilo su LinkedIn richiede attenzione e pazienza.

Non basta esserci, serve volontà e impegno, perché l’obiettivo è quello di completare la vostra identità professionale permettendo a chi vi cerca, di trovarvi in rete.

Al contrario del CV che serve a farsi conoscere in profondità, su LinkedIn non vi verrà richiesto di inserire informazioni personali con dettagli sensibili: CV e profilo sul web hanno funzione complementare ma ben distinta.

Come scrivere il Profilo Linkedin

L’ISCRIZIONE
Accedete a  linkedin.com, i primi passi sono uguali a tutti gli altri, vi verrà richiesto di inserire nome, cognome, indirizzo e-mail e password: inutile sottolineare che devono essere reali e soprattutto, nel caso del nome e cognome, con la lettera iniziale maiuscola.
Successivamente vi verranno richiesti altri dati personali quali nazione di residenza, CAP e il vostro status attuale lavorativo (queste informazioni possono essere modificate anche in seguito). Ogni informazione che vi verrà richiesta servirà a LinkedIn per contestualizzare il vostro profilo.
In seguito vi verrà richiesto il consenso ad accedere alla vostra casella di posta elettronica per inoltrare la richiesta di invito (l’amicizia) ai vostri contatti: potete saltare questo passaggio come indicato in figura, al contrario, in quella successiva confermate l’indirizzo e-mail.
L’ultimo step vi chiederà di scegliere il tipo di account che volete attivare: il basic è quello standard, ovvero quello gratis.

CURARE IL PROFILO LINKEDIN
Come potete notare subito, in base alla posizione lavorativa indicata in fase di iscrizione, LinkedIn vi segnala le offerte di lavoro correlate: nei widjet della colonna di destra vi appariranno gli aggiornamenti delle offerte di lavoro, della vostra attività e del vostro network di contatti.

Attraverso la barra del menù in alto, potete navigare tra le varie sezioni del sito. Per iniziare a completare il vostro profilo, cliccate su Profilo -> Modifica profilo e completate i campi.

Affianco alle diverse voci è presente l’etichetta  “modifica” che vi permetterà di compilare nel dettaglio alcuni campi.

La personalizzazione dell’url, inoltre,  è utile perché semplifica la ricerca degli utenti: invece di una serie di caratteri alfanumerici potete inserire il vostro nome_cognome (o n_cognome, come preferite). Una volta definita l’url potete anche decidere di inserirlo nel vostro CV o nei biglietti da visita; il  link al vostro profilo sarà visualizzato così:  linkedin.com/in/nome_cognome. Tenete presente, che una volta personalizzato non sarà più possibile modificarlo.

VERSIONE DEL PROFILO
LinkedIn offre la possibilità di creare il profilo in diverse lingue, a seconda delle esigenze.

In alto sulla destra troverete l’ apposito etichetta “Crea il tuo profilo in un’altra lingua”, che vi permetterà di creare un profilo clone, da configurare nelle lingua desiderata. In seguito potrete impostare quello “principale”. Le versioni in lingua del profilo si rivelano utili se il vostro obiettivo è quello di orientarvi anche su mercati del lavoro stranieri; se opterete per questa scelta, il consiglio è ovviamente quello di scriverlo in maniera corretta, in modo ordinato e senza errori di grammatica, poiché permette all’interlocutore di capire il vostro livello di conoscenza della lingua. Allo stesso modo, ricordatevi di tenerli aggiornati e sincronizzati.

Infine, evitate di utilizzare due registri linguistici nella singola versione del profilo, decidetene uno e portatelo avanti. Tuttavia ci sono delle eccezioni, alcuni passaggi è meglio renderli nella lingua ufficiale: se la vostra tesi ha un titolo italiano, è inutile tradurlo in inglese, poiché la resa potrebbe generare equivoci e soprattutto perché non è corretto cambiare il titolo di un documento ufficiale a posteriori. Per ovviare a questo potete commentare l’argomento trattato subito dopo.

RIEPILOGO / SUMMARY
E’ la prima sezione che si presenta al lettore e serve ad attirare la sua attenzione: un riepilogo equivale a una lettera di presentazione, se ben scritto induce ad approfondire e a continuare la lettura del profilo.

Esponete (in prima persona) in modo generico le vostre competenze e abilità, anche quelle che non emergono dalle descrizioni delle esperienze lavorative perché in quell’area non trovano spazio. Nel riepilogo potete anche sottolineare quelle vostre capacità che in ambito lavorativo non siete ancora riusciti a mettere a frutto, ma che in quanto tali fanno parte della vostra personalità. Insomma, sappiate vendervi bene senza esagerare e risultare arroganti.

In questa sezione volendo, si può comunicare che è si è in cerca di lavoro, o “di nuove opportunità di carriera”(consiglio non valido se nel frattempo si è assunti presso un’ azienda).

 “Come Esser Visibili e Ricercati

ESPERIENZE
Dopo aver introdotto il lettore nel vostro profilo con il sommario, è ora di spiegargli nel dettaglio le vostre esperienze lavorative. Questa sezione è pressoché uguale a quella di un Curriculum formato Europeo, per cui potete copiare&incollare ciò che avete scritto nel documento word, oppure, in alternativa, potete farvi ispirare da ciò che hanno scritto altri utenti con il vostro stesso profilo – fatevi aiutare dal motore di ricerca interno di LinkedIn – o ancora, prendete spunto dai requisiti richiesti al candidato-tipo nelle offerte di lavoro.  L’importante è che la descrizione sia sintetica e precisa.

Oltre alla sezione esperienze, naturalmente, troverete altre sezioni dedicate alla Formazione, alle Competenze, alle Informazioni personali e al Campo Altre Informazioni. Esattamente come quando ci ritroviamo a compilare un Curriculum Vitae.

SEGNALAZIONI
Fino a poco tempo fa sulla piattaforma italiana di LinkedIn la sezione Recommended By veniva tradotta in italiano con il termine Raccomandazioni, poi cambiata in Segnalazioni probabilmente per il fraintendimento che il significato generava nella lingua italiana, soprattutto nell’uso comune del termine.

La segnalazione è utile ma non obbligatoria; vengono richieste soprattutto all’estero. Si rivela particolarmente utile quando viene scritta da un collega, un cliente o da un titolare di lavoro, sicuramente da persone che hanno lavorato con voi e che quindi possono attestare la vostra professionalità e serietà lavorativa.

Siamo arrivati alla fine: tutti gli aspetti calienti di Linkedin sono stati spiegati al meglio. A questo punto siete pronti per relazionarvi con il resto del network e a sfruttarne ogni  potenzialità; in caso di dubbi ricordatevi di fare riferimento a questo articolo o al primo che abbiamo pubblicato e, nell’incertezza, non esitate a chiederci consiglio.

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Autore
Lorenzo Orlando
Lorenzo Orlando
PM, Content Editor, eterno studente. Leggo, guardo film, ascolto musica e faccio sport. Certe notti faccio pure finta di lavorare.