Come diventare Amministratore di Condominio e Quanto si Guadagna

Si sa che le riunioni di condominio tirano fuori il peggio da ognuno di noi: sono delle occasioni importanti di confronto che però troppo spesso teatro di sfoghi non strettamente necessari o motivati dalla situazione reale e anche gli inquilini più calmi disseppelliscono l’ascia di guerra.

Le convivenze urbane è noto che non siano cosa semplice e non tutti sono portati a ragionare in maniera calma ed empatica quando vedono minata dal vicino la tranquillità della propria vita in casa. Così problemi di infima dimensione raggiungono la portata di tentati omicidi e si finisce per addentrarsi in liti folli dimenticando i punti all’ordine del giorno. Per questo è necessario che ci sia qualcuno a tenere le redini e a calmare gli animi: non soltanto con parole miti e ponderate, ma anche con manovre risolute e una certa conoscenza professionale e tecnica.

Stiamo parlando di una professione che fino a qualche anno fa era un incarico extra che chiunque poteva assumere: oggi essere amministratore di condominio vuol dire avere un lavoro a tempo pieno che richiede impegno e dedizione, nonché studio e capacità di problem solving. Per questo abbiamo pensato che una guida su come diventare amministratore di condominio potesse fare chiarezza su questa emergente realtà occupazionale.

Come diventare amministratore di condominio?

Come in tante “nuove” professioni, non c’è ancora un iter stabilito e definito per diventare amministratore di condominio. Le associazioni di categoria, come l’U.N.A.I. (Unione Nazionale Amministratori di Immobili) o l’ANAMMI (Associazione Nazional-europea degli AMMinistratori di Immobili), negli ultimi anni stanno organizzando corsi di formazione specifici per chi vuole intraprendere questa strada. In ogni caso, a prescindere dalla competenza individuale, è necessario essere eletti dalla maggioranza dell’assemblea condominiale. Inoltre è fondamentale, per questi professionisti, aprire una partita IVA.

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La Legge che stabilisce quali siano i requisiti per poter lavorare come Amministratore di Condominio è la Legge n. 220/2012. L’articolo di riferimento è il 71 bis e i requisiti per svolgere la mansione sono:

  • godere dei diritti civili;
  • non  essere stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione,;
  • non essere stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive;
  • non essere interdetti o inabilitati;
  • non risultare annotati nell’elenco dei protesti cambiari;
  • aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • aver frequentato un corso di formazione iniziale e svolgere attività di formazione periodica in materia di amministrazione condominiale.

Bisogna inoltre partecipare a dei corsi di formazione specifici di non meno di 72 ore ed aggiornarsi in continuazione per almeno 15 ore annuali. Il Decreto ministeriale n. 14 del 13 Agosto 2014 regolamenta  la formazione degli amministratori.

Come lavora un amministratore di condominio?
L’amministratore di condominio si occupa principalmente della gestione delle parti comuni di uno stabile a rappresentanza degli stessi condomini. Più precisamente si occupa di regolare il godimento e l’uso delle parti comuni dello stabile; di redigere, modificare e far rispettare il regolamento di condominio; di riscuotere le quote condominiali, necessarie per il finanziamento di attività di ordinaria e straordinaria manutenzione oltre che del funzionamento dei servizi comuni; di applicare le deliberazioni dell’assemblea di condominio; di presentare un rendiconto della sua gestione alla fine di ogni anno; eseguire gli adempimenti fiscali; curare il registro dei verbali di assemblea ; tenere il registro della contabilità.

Quali sono gli “ingredienti” necessari per diventare amministratore di condominio?
Avere una discreta capacità di problem solving, supportata da ottime doti comunicative e gestionali, è auspicabile, ma l’amministratore di condominio deve anche avere una conoscenza impeccabile di quelle che sono le norme giuridiche, amministrative, tecniche e fiscali che regolano la gestione di un condominio.

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Quanto si guadagna?
Lo stipendio medio di un amministratore di condominio dipende dal numero di immobili all’interno dello stabile. Lo stipendio medio va dai 100 ai 220 euro al mese, al lordo delle tasse, per un condominio di medie dimensioni. Un amministratore di professione però non amministra un solo condominio, quindi può raggiungere tranquillamente anche i 4.000 euro lordi al mese, occupandosi di circa 20 condomini.

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Autore
Lorenzo Orlando
Lorenzo Orlando
PM, Content Editor, eterno studente. Leggo, guardo film, ascolto musica e faccio sport. Certe notti faccio pure finta di lavorare.