L’uomo possiede una serie di bisogni fondamentali e non stiamo parlando solo di quelli strettamente legati al corpo e alle sue funzioni fisiologiche: ha bisogno di numerosi fattori che concorrono al suo benessere e alla sua dignità di essere umano.
Si tratta di tante piccole cose, dal posto di lavoro alla vita sociale e relazionale alla casa con tutto quello che comporta, e purtroppo, dai dati Istat, emerge l’inquietante realtà di centinaia di famiglie che vivono in una condizione che rasenta la povertà e si vedono negare buona parte di questi diritti.
Fortunatamente lo Stato non rimane a guardare e offre un aiuto a quelle famiglie che hanno un reddito inferiore a quello determinato dalla legge, consentendogli di condurre una vita dignitosa: stiamo parlando dell’ANF, Assegno al Nucleo Familiare, erogato dall’Inps a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare.
L’Assegno al Nucleo Familiare (ANF) è una misura previdenziale erogata dallo Stato a sostegno delle famiglie di lavoratori dipendenti, il cui nucleo è composto da più membri e i cui stipendi sono inferiori a quelli determinati dalla legge. La cifra da erogare viene calcolata sulla base della composizione familiare e dei redditi al suo interno, per un massimo di 1.300 euro al mese, fino a Luglio 2015.
L’Assegno al Nucleo Familiare spetta a:
- lavoratori dipendenti
- lavoratori dipendenti agricoli
- lavoratori domestici
- lavoratori iscritti alla gestione separata
- titolari di pensioni (a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fondi speciali ed Enpals)
- titolari di prestazioni previdenziali
- lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto
Il nucleo familiare deve essere invece composto da:
- richiedente lavoratore o il titolare della pensione
- coniuge che non sia legalmente ed effettivamente separato, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia
- figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno
- figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati
- figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni ed inferiore ai 21, purché facenti parte di “nuclei numerosi” (nuclei familiari con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni)
- fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti inabili, solo nel caso in cui essi sono orfani di entrambi i genitori, non abbiano conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non siano coniugati
- nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni, viventi a carico dell’ascendente
Per poter ottenere il sussidio, è necessario presentare la domanda ogni anno al proprio datore di lavoro, qualora si tratti di lavoratori dipendenti, o all’Inps, nel caso il lavoratore abbia diritto agli assegni in quanto beneficiario di altre prestazioni previdenziali.