Come diventare Architetto e Quanto si guadagna

Quello dell’architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l’uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto”.

Le parole sono di Renzo Piano, una delle massime figure rappresentative del settore, riconosciuto a livello internazionale, autore di progetti prestigiosi come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Nemo (National Center for Science and Technology) ad Amsterdam, la ricostruzione di Potsdamer Platz a Berlino; l’Auditorium Parco della Musica a Roma, La California Academy of Sciences a San Francisco, per citarne alcuni.

L’architetto è la figura professionale esperta della progettazione urbanistica, edilizia e architettonica, del restauro dei monumenti, della progettazione del paesaggio, storicamente tra gli attori principali della trasformazione dell’ambiente costruito. Gli architetti trovano impiego non solo nel campo dell’edilizia, ma anche in settori più o meno affini alla progettazione architettonica, come design, ergonomia e grafica informatica.

Il riconoscimento più prestigioso per un architetto a livello mondiale è considerato il Premio Pritzker, che si può considerare l’equivalente del Nobel. Molto importante anche il Premium Imperiale conferito dall’imperatore del Giappone. Altri riconoscimenti sono conferiti dall’American Institute of Architects e dal Royal Institute of British Architects (RIBA).

Come si diventa architetto?

Prima di tutto occorre sicuramente conseguire un percorso di studi specifico, in questo caso appunto quello che porta al conseguimento della laurea in architettura, una facoltà che si trova in quasi tutte le Università italiane e perché no anche all’estero. Per diventare i Calatrava, i Le Corbusier o i Piano del futuro, esistono ben 35 università in Italia che prevedono nel piano didattico la Laurea in Architettura. L’accesso alle Università in Italia è regolamentato con decreti che ne regolano il numero programmato come per le professioni mediche e sanitarie.

Bisogna superare un test per il quale sono richieste nozioni di matematica, geometria, fisica, informatica.

Sono quattro i percorsi formativi comuni della Laurea in Architettura: architettura, urbanistica, conservazione dei beni architettonici, restauro.

Il Corso di studio in Architettura è una laurea Magistrale di durata quinquennale a ciclo unico, a numero programmato, a cui si è ammessi previo superamento di una prova selettiva unica su scala nazionale.

Il Corso di studio in Architettura, intende fornire, allo studente tutti gli strumenti per un approccio consapevole alla professione: formare una figura di architetto capace di gestire l’ampiezza e la complessità delle conoscenze di carattere pluridisciplinare utili. Un architetto immerso nel presente, che sappia guardare al futuro e rapportarsi con l’eredità del passato sia in termini culturali, sia nei confronti del patrimonio monumentale, edilizio, paesaggistico ed ambientale. Al centro del percorso formativo è posto il progetto architettonico, nelle sue specifiche declinazioni (compositiva, tecnologica e conservativa) e alle diverse scale (edilizia, urbana e territoriale), inteso come processo critico e creativo, nei termini di una effettiva eseguibilità tecnica e tecnologica.

Cosa studia chi vuole diventare architetto?

Studiare architettura significa avvicinare la storia e la vita contemporanea attraverso la sua costituzione spaziale a tutti i livelli: l’oggetto, la casa, il quartiere, la città, la regione, il territorio, lo spazio virtuale. La Facoltà di Architettura si propone di formare persone culturalmente consapevoli e professionalmente capaci di progettare e controllare le trasformazioni indotte dall’uomo sull’ambiente, considerato in senso ampio. La figura di architetto proposta è quella di un operatore proiettato nel campo della progettazione architettonica, urbanistica, del paesaggio e di restauro, come anche del design industriale e delle nuove tecniche di comunicazione multimediale.

Queste in linea di massima le materie principali del corso di studio: disegno, rilievo, geometria descrittiva, matematica, statica, scienza delle costruzioni, fisica tecnica, storia dell’architettura, storia dell’arte, restauro, progettazione). Il piano di studi può variare in base all’università dove è attivo il corso di laurea.

Una volta conseguita la laurea, potreste decidere di specializzarvi in un campo particolare.  Ecco quali sono le principali aree.

Architetto edile

Si occupa di progettare costruzioni edilizie, alla base delle sue competenze ci sono paesaggistica e urbanistica.

Architetto d’interni

Progetta gli interni di un edificio dal punto di vista sia edile che stilistico/decorativo.

Bio-architetto

Progetta edifici capaci di integrarsi con l’ambiente esterno, sia dal punto di vista ecologico (l’edificio deve avere un impatto ambientale minimo), sia dal punto di vista storico/paesaggistico (l’edificio deve integrarsi con la storia e le tradizioni dell’ambiente in cui si trova).

Architetto del paesaggio

Si occupa della pianificazione degli spazi aperti intesi in un’accezione molto ampia: aree protette, parchi, terrazze, giardini.

Architetto pianificatore

Si occupa delle trasformazioni del territorio.

Architetto conservatore

Il suo compito è quello di recuperare e rivalutare strutture architettoniche degradate.

Sul sito web dell’università che vi interessa troverete tutte le informazioni legate ai corsi di laurea magistrale disponibili o alle specializzazioni che potrete conseguire durante o al termine del vostro ciclo di studi.

L’esame di Stato

Gli architetti sono dei professionisti, come lo sono medici, avvocati, ingegneri, agronomi, farmacisti e commercialisti, in quanto è loro richiesto un percorso formativo specifico e una precisa abilitazione professionale (esame di stato o di abilitazione).

Al termine degli studi, il laureato, può sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di architetto. A seguito di abilitazione potrà iscriversi all’albo nella categoria senior”(sezioni architettura, pianificazione, paesaggio, conservazione).

L’esame di Stato per l’abilitazione professionale è uno step necessario per diventare architetto e conseguire l’abilitazione professionale al termine degli studi universitari. È possibile iscriversi a due distinte sezioni dell’Albo professionale in base al diverso grado di capacità e competenza acquisita mediante il duplice percorso formativo universitario, di primo livello e secondo livello, a secondo se si è in possesso di un titolo junior (laurea triennale) o senior (laurea magistrale).

Lavoro Architetto

Prospettive di lavoro

Gli indicatori statistici mostrano una buona percentuale di inserimento dei laureati nel mondo del lavoro; il corso di studio si posiziona da anni nei primi posti nelle maggiori classifiche a livello nazionale ed europeo.
I laureati nei corsi di laurea magistrale potranno essere inseriti in diversi ambiti operativi, principalmente di natura professionale in qualità di architetto, pianificatore, paesaggista e specialista nel restauro e nella conservazione, all’interno di istituzioni ed enti pubblici e privati, studi professionali e società di promozione, di progettazione e di costruzione. I principali sbocchi occupazionali previsti per il laureato ruotano attorno alla predisposizione di progetti di opere ed alla direzione della loro realizzazione, coordinando altre figure professionali ed operatori.

Quanto guadagna un architetto?

All’inizio, nella fase post-universitaria, come per tutti i lavori c’è la cosiddetta “gavetta”, toccherà lavorare per raggiungere guadagni non proprio soddisfacenti, però è solo questione di “prima esperienza”. Il lavoro da architetto è remunerativo, specie quello da libero professionista. Una volta terminati gli studi e iniziato il tirocinio obbligatorio in uno studio, cominciano a vedersi i primi guadagni.

Accumulare esperienza servirà ad accrescere il proprio portafoglio. Se nei primi tre anni si può arrivare con un lavoro da architetto dipendente fino a 1300 uro mensili, successivamente grazie alla costruzione di una rete di contatti e dimostrando il proprio valore e le proprie abilità le cose andranno decisamente meglio.

L’apertura di uno studio indipendente farà la differenza (ma soprattutto a fare la differenza sarà il talento e la professionalità dell’architetto!), un passo coraggioso ed importante che verrà ricompensato man mano che la clientela acquisirà fiducia nel nuovo professionista.

Indicativamente si parla di un guadagno che potrebbe aggirarsi dai 3mila ai 5mila euro mensili.

Quali caratteristiche per essere un bravo architetto?

Secondo Isfol (l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori), è importante avere buone doti di comprensione e di comunicazione, oltre che senso critico e capacità di sintesi. Tra le tre principali caratteristiche della personalità che vengono utilizzate nello svolgimento dell’attività lavorativa di architetto ci sono sicuramente quelle di tipo artistico, ma non solo: essere analitici e precisi darà una marcia in più, ma può aiutare anche possedere un certo senso pratico.

Potrebbe interessarti anche
- Advertisement -
Ultimi articoli
Autore
Lorenzo Orlando
Lorenzo Orlando
PM, Content Editor, eterno studente. Leggo, guardo film, ascolto musica e faccio sport. Certe notti faccio pure finta di lavorare.