Come diventare Bagnino e Quanto si Guadagna

Baywatch è stato nei nostri sogni e incubi per tutti i gloriosi anni ’90: chi se li scorda con i loro costumi rosso fuoco a correre sulle spiagge della California e a salvare persone dalle disgrazie più improbabili?

E chi di noi non ha un po’ segretamente sognato di diventare bagnino ed essere acclamato dalla folla come i nostri beniamini di Los Angeles? In realtà non è un sogno impossibile: il bagnino, come tanti altri lavori stagionali ha tra i suoi pro che può essere una valida alternativa per chi ha già un altro lavoro durante l’anno.

Tuttavia fare il bagnino nella fiction è cosa diversa che nella vita reale.

Si tratta di un lavoro che richiede impegno, responsabilità ed una preparazione tecnica adeguata alla missione da compiere: offrire un servizio di accoglienza ai bagnanti, soccorso in mare e sicurezza.

Essendo comunque una figura professionale ormai obbligatoria per legge, aumenta considerevolmente  il numero di spiagge e lidi in Italia che hanno bisogno di validi guardaspiaggia che si occupino dei bagnanti e non solo.

La legge, infatti, per tutelare i bagnanti, prevede la presenza obbligatoria del bagnino per tutte le strutture balneari aperte al pubblico. L’assistente deve avere adeguata formazione e il brevetto.

Non basta saper nuotare ed essere cresciuti tra i cavalloni, questo è sicuro. Anche perché non si tratta semplicemente di assicurarsi che un bagnante non si metta in pericolo: il bagnino deve essere pronto a intervenire e deve essere in grado di fornire il primo soccorso a chi si trova in difficoltà nell’area di sua pertinenza, sia esso in mare o sulla sabbia. Vi solletica l’idea di un’estate un po’ diversa? Abbiamo stilato per voi questa piccola guida su come diventare bagnino.

Chi è l’assistente bagnanti?

L’Assistente Bagnanti è lo specialista che veglia sulla sicurezza di chi frequenta piscine e stabilimenti balneari marini o lacustri; capace ed esperto negli interventi di soccorso di chi si trova in situazione di pericolo in acqua.

Come lavora un bagnino?

Il bagnino ha il compito principale di garantire la sicurezza dell’area sotto la sua responsabilità: fondamentale quindi per il bagnino essere vigile e monitorare con attenzione quanto avviene in mare e sulla spiaggia. Non si tratta solo di un lavoro di vigilanza, in quanto il bagnino deve occuparsi della gestione delle cosiddette “emergenze balneari“, in qualunque condizione. Accanto al lavoro “d’azione” è importante che il bagnino fornisca, sia a chi lavora nel lido sia ai bagnanti, le informazioni necessarie relative alla sicurezza e che si promuova a tutore delle leggi che regolamentano il comportamento in mare, inclusa la salvaguardia dell’ambiente. In ultimo, il bagnino è il principale interlocutore della Capitaneria di Porto e del 118 per quanto riguarda la sicurezza nella balneazione.

Cosa fa?

Sue funzioni specifiche, secondo la Federazione Italiana Nuoto, sono:
• prevenire gli incidenti in acqua con una sorveglianza attenta e intelligente; farvi fronte quando avvenuti, mettendo in atto quelle tecniche di salvataggio e di primo soccorso acquisite nel corso di formazione e periodicamente aggiornate
• regolare le attività di balneazione vegliando sul comportamento degli utenti
• applicare e far rispettare le ordinanze della Capitaneria o il regolamento della piscina
• verificare periodicamente la chimica delle acque nelle piscine e le condizioni igieniche dell’ambiente.
Le competenze acquisite nel corso di formazione gli consentono di intervenire in modo adeguato per praticare il primo soccorso, anche in caso di asfissia e arresto cardiaco.
Il suo lavoro richiede disponibilità per trattare con il pubblico, ma anche dar prova di tutta la sua determinazione e competenza nelle situazioni di emergenza.
Ha la responsabilità della sicurezza dei bagnanti: ne risponde in prima persona sia sotto l’aspetto civile che penale. Ha il dovere di mantenere al meglio la forma fisica e l’abilità tecnica con costanti allenamenti e periodici corsi di aggiornamento.
Ma è soprattutto dall’abilità di prevenire che si distingue un buon Assistente bagnanti: convincere, cioè, con l’esempio e l’autorevolezza, con simpatia e disponibilità a rispettare gli accorgimenti utili alla sicurezza ed evitare comportamenti potenzialmente pericolosi.
Può essere considerato un avamposto di Protezione Civile, essendo istituzionalmente l’esperto della prevenzione e il primo addestrato a intervenire in caso di emergenza, anche con manovre salvavita.

Quali sono gli “ingredienti” necessari per diventare bagnino?

Non è necessario essere una massa di muscoli come Mitch, ma sicuramente è necessario avere ottime capacità natatorie, un fisico allenato agli sforzi e all’attività sportiva. Quello che più conta in questa professione è sicuramente lo spirito: il bagnino deve essere una persona sicura di sé, attiva, ma anche un buon coordinatore e, specie nelle spiagge più grandi, deve avere una spiccata attitudine al lavoro di squadra.

Come diventare Bagnino ?

Per esercitare la professione di bagnino, è necessario essere in possesso del certificato di abilitazione da Bagnino di Salvataggio.

Per diventare bagnino serve un attestato specifico. A seconda del corso frequentato si possono ottenere diversi tipi di brevetti: il brevetto P che è valido solo in piscina; il  brevetto IP: valido per le Acque Interne come laghi e piscina e il brevetto MIP che valido per il mare, le acque interne e piscina.

Per conseguire l’attestato, è necessario frequentare un corso specifico (generalmente viene organizzato a cadenza mensile) organizzato e gestito dalla F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto) o dalla F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), che verte su numerose prove pratiche (dai nodi marinari al salvataggio a nuoto al primo soccorso) accompagnate da nozioni tecniche teoriche. Al termine del corso è possibile conseguire il brevetto, che in realtà può essere di tre tipologie: brevetto P (piscina), brevetto IP (laghi e piscina) e brevetto MIP (mare, laghi e piscina), dopo aver sostenuto un esame di fronte a un ufficiale della Capitaneria di Porto.

Il Corso FISA

La finalità  del corso è di preparare personale idoneo ad operare in condizioni di emergenza per il recupero e assistenza di persone in pericolo in ambiente acquatico anche in avverse condizioni meteorologiche.

L’impostazione metodologica del corso di assistente bagnanti è basata su una visione operativa del salvamento acquatico e punta ad una continua alternanza fra momenti di formazione in aula, in piscina e in mare, con supporti didattici cartacei, digitali ed audiovisivi, con momenti esercitativi ed addestrativi.

Le tipologie previste per il brevetto sono due:

  • ASSISTENTE BAGNANTI PISCINA, utilizzabile solo per il servizio in piscina e parchi acquatici. Può essere conseguito sostenendo le prove teorico-pratiche in piscina e di primo soccorso in presenza di un medico competente
  • ASSISTENTE BAGNANTI MARE LAGHI E PISCINE, che rappresenta il brevetto più completo, abilita al servizio anche in ambito marino (oltre quanto previsto dai precedenti, esso può essere conseguito sostenendo le stesse prove del brevetto precedente e le prove aggiuntive in mare e teoriche alla presenza di un ufficiale della Capitaneria di Porto.

La F.I.S.A. rilascia un brevetto professionale che permette di lavorare nelle piscine e negli stabilimenti balneari posti su laghi e mari che obbligatoriamente devono predisporre di un adeguato servizio di sorveglianza in acqua che per legge, deve essere affidata ai possessori del Brevetto di Assistente Bagnanti. Il brevetto  ha validità triennale, e quindi ogni tre anni si dovrà rinnovare.

Il Corso FIN

Requisiti

Per partecipare al corso Assistente Bagnanti è richiesta un’età compresa tra i 16 e i 55 anni.
È prevista una prova pratica di ammissione:
• eseguire un tuffo dall’altezza di almeno un metro sul livello dell’acqua
• nuotare correttamente per almeno 50 metri a crawl
• nuotare correttamente per almeno 25 metri a rana
• nuotare correttamente per almeno 25 metri in un terzo stile a scelta
• recuperare un oggetto ad almeno 3 metri di profondità oppure percorrere almeno 12 metri sott’acqua

Va inoltre prodotto un certificato di idioneità all’attività sportiva non agonistica rilasciato dal medico di base o da un medico sportivo e copia del permesso di soggiorno se cittadino non comunitario.

Corsi

Ci sono tre tipologie di corso:
• CORSO P: abilita all’assistenza IN PISCINA
• CORSO IP: abilita all’assistenza IN PISCINA E IN ACQUE INTERNE (fiumi, laghi)
• CORSO MIP: abilita all’assistenza IN PISCINA ACQUE INTERNE E ACQUE APERTE (mare)

I corsi prevedono 20 ore di teoria, 50 di esercitazioni pratiche e 30 di tirocinio. Per il conseguimento del brevetto è necessario superare un esame teorico e pratico.

Tesseramento

Una volta superato l’esame, l’Assistente Bagnanti viene tesserato per la FIN e può iniziare ad esercitare la professione. Il tesseramento ha validità triennale.  Ogni tre anni l’Assistente Bagnanti può rinnovare il tesseramento, ottemperando agli adempimenti amministrativi e superando una prova pratica atta a verificare il mantenimento dell’idoneità fisica e tecnica alle operazioni di salvataggio.

Quanto si guadagna?

I bagnini in Italia vengono generalmente pagati per ore di lavoro: molto dipende ovviamente dalla località, dalla grandezza del lido per cui si lavora e dal tipo di spiaggia. Generalmente la paga media di un bagnino si aggira attorno ai 6-7 euro l’ora, per arrivare ad uno stipendio mensile che può andare dai 1.300 fino ai 1.800 euro.

La paga per turni giornalieri di 4 ore e mezza, in alcune strutture, è di circa 500-600 euro al mese.

Per chi fosse interessato a lavorare all’estero, sembra che lo stipendio medio si equivalga, anche se è necessario far validare il proprio brevetto per far sì che possa valere anche all’estero.

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Autore
Lorenzo Orlando
Lorenzo Orlando
PM, Content Editor, eterno studente. Leggo, guardo film, ascolto musica e faccio sport. Certe notti faccio pure finta di lavorare.