Nuovo Codice della Strada, attenzione a questi farmaci: in tanti stanno perdendo la patente

Prendere farmaco- Foto di JESHOOTS da Pexels-CircuitoLavoro.it
Con le nuove regole del 2025 anche i medicinali comuni finiscono sotto controllo, e guidare può diventare un rischio
Il nuovo Codice della Strada introduce una novità che ha già sollevato dubbi e preoccupazioni: alcuni farmaci di uso quotidiano potrebbero compromettere l’idoneità alla guida. L’obiettivo è chiaro: aumentare la sicurezza stradale, ma le conseguenze per chi assume determinati medicinali potrebbero essere più serie del previsto.
Le nuove norme, entrate in vigore con l’aggiornamento 2025, stabiliscono che chi assume sostanze in grado di alterare la capacità psicofisica dovrà prestare maggiore attenzione, anche quando si tratta di prodotti apparentemente innocui come antistaminici, ansiolitici o sonniferi. Non serve trovarsi sotto l’effetto di droghe o alcol: anche un semplice farmaco per l’influenza può compromettere la lucidità e diventare un fattore di rischio.
Secondo il Ministero della Salute, la misura punta a ridurre gli incidenti correlati all’uso di farmaci che provocano sonnolenza o rallentano i riflessi, una causa sempre più frequente di sinistri stradali. Tuttavia, resta aperta la questione dei controlli: come distinguere un uso legittimo da un abuso?
La riforma prevede infatti che i medici curanti e le commissioni patenti segnalino eventuali situazioni di rischio, ma il confine tra tutela e penalizzazione è sottile. Per molti automobilisti, il timore è di incorrere in sanzioni anche solo per una cura temporanea.
Farmaci sotto osservazione: gli effetti che possono alterare la guida
Tra le sostanze considerate “a rischio” ci sono ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e antistaminici, ma anche alcuni antidolorifici a base di oppiacei leggeri. Questi farmaci possono provocare sonnolenza, riduzione della prontezza dei riflessi e difficoltà di concentrazione, tutti elementi che rendono pericoloso mettersi al volante.
Le confezioni di molti medicinali riportano già un simbolo triangolare rosso con il punto esclamativo: è l’indicazione che il prodotto può influire sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Il nuovo Codice della Strada rende questa segnalazione ancora più rilevante, introducendo controlli mirati e la possibilità di sospendere la patente in caso di incidenti riconducibili a tali effetti.
Cosa cambia per gli automobilisti e come difendersi
Le nuove regole non prevedono un elenco fisso di farmaci proibiti, ma stabiliscono che ogni caso vada valutato individualmente. In pratica, chi assume un medicinale con effetti collaterali sul sistema nervoso dovrà consultare il medico prima di mettersi alla guida, anche se si tratta di un trattamento prescritto e necessario.
Le autorità sanitarie raccomandano di non sospendere mai autonomamente la terapia, ma di chiedere sempre al medico o al farmacista se il farmaco in uso può compromettere l’attenzione. Nei casi più delicati, potrebbe essere necessario un periodo di sospensione temporanea della patente, fino alla fine del trattamento. Il messaggio è chiaro: la sicurezza alla guida passa anche dalla consapevolezza farmacologica. Con il nuovo Codice della Strada, chi si mette al volante dovrà imparare a leggere le etichette e a conoscere meglio gli effetti delle proprie cure. Perché non serve bere un bicchiere di troppo per perdere la lucidità: a volte basta una pillola presa alla leggera per trasformare la strada in un pericolo.