Vertenza, la dipendente richiede 63.000€ al datore di lavoro: ecco a cosa si è appigliata | Lo stanno facendo tutti

La dipendente richiede 63.000€ al datore di lavoro, e li ottiene - circuitolavoro.it
Una vertenza, un risarcimento di 63.000€ e una vittoria: la storia di una donna che ha fatto valere le sue ragioni insegna ai lavoratori a farsi rispettare.
Ilaria, nome di fantasia, è una dipendente come tante. Una donna che, stanca di tutto quello a cui è andata in contro, ha deciso di cambiare rotta, prendendosi ciò che le spettava di diritto. Ovviamente 63.000€ sono tanti, ma la sua rivalsa non è iniziata di certo da un giorno all’altro.
Il caso studio racconta di vita come tanti dipendenti in Italia, che per anni accettano straordinari non pagati, ferie mai fatte, ruoli di responsabilità che non spettavano per contratto. In fondo, questo, sembra normale a molti. Un po’ per senso del dovere, un po’ perché si pensa che prima o poi le cose cambino da sole. Ilaria, stanca si situazioni ricorrenti, ha detto basta.
Mega risarcimento alla dipendente: cosa c’è dietro
Come raccontato su danielecascavilla.com, la lavoratrice che per anni ha subito trattamenti poco etici sul lavoro, si è rivolta a un consulente del lavoro e ha chiesto di analizzare la sua posizione. Quel che è emerso ha fatto sobbalzare anche chi lavora da anni nel settore: all’appello mancavano 63.000€. Una cifra enorme, che nessuno le aveva mai nominato. Eppure tutto era nero su bianco.
Questa storia non è isolata. Sempre più lavoratori, soprattutto dipendenti da anni nella stessa azienda, stanno facendo i conti col passato. E spesso scoprono che quel passato vale più di quanto pensassero.
La dipendente risultava peraltro inquadrata come impiegata semplice, ma nei fatti svolgeva compiti da quadro: gestiva clienti, organizzava turni, prendeva decisioni operative. Il tutto senza un centesimo in più.
In parallelo, accumulava ore di straordinario che non venivano pagate né recuperate. Mese dopo mese, anno dopo anno, il buco diventava sempre più profondo. Nessuno le aveva mai contestato nulla, ma nemmeno riconosciuto. Grazie al supporto del consulente, è riuscita a raccogliere prove concrete: email, orari, testimonianze. E da lì, la vertenza ha preso forma. Ma come può fare un lavoratore medio a far valere i suoi diritti?
Come si arriva a 63.000€: i dettagli della richiesta
Partiamo dal presupposto che la cifra non è campata in aria. È frutto di un ricalcolo puntuale basato su quattro voci precise:
- Differenza di livello contrattuale: tra quanto percepiva e quanto avrebbe dovuto percepire per le mansioni svolte.
- Straordinari non pagati, calcolati con i parametri previsti dal CCNL.
- Ferie non godute che non sono mai state recuperate né monetizzate.
- TFR e contributi ricalcolati su una retribuzione più alta.
Morale: se oggi sempre più dipendenti si stanno facendo avanti, non è un caso. Basta una verifica approfondita per scoprire che a volte ciò che ci spetta è molto più di quanto immaginiamo. Ovviamente questo può avere ripercussioni sociali nel posto di lavoro, ma certi ambienti, a dirla tutta, è meglio perderli che trovarli.