“Dovete stare chiusi per legge”: Da oggi Giorgia Meloni decide se puoi stare aperto o no | In queste date devi troverai solo serrande abbassate

Negozio chiuso

Negozio chiuso- Foto di Steve Johnson da Pexels-CircuitoLavoro.it

Il commercio italiano si apre al cambiamento: il dibattito si infiamma tra chi spinge per la tutela dei lavoratori e chi ha paura che le vendite possano subire un drastico calo.

Sta facendo molto discutere una proposta di legge avanzata dai Fratelli d’Italia destinata a cambiare le abitudini di consumatori e commercianti.

L’iniziativa prevede la chiusura obbligatoria dei negozi durante sei festività nazionali che corrispondono a Natale, Pasqua, Ferragosto, Primo Maggio, Capodanno e Santo Stefano.

A presentare la proposta alla Camera sono stati Silvio Giovine e Galeazzo Bignami. Se approvata, avrebbe un impatto significativo sul settore della distribuzione e sulle dinamiche di consumo.

Si va a toccare così un nervo piuttosto scoperto del settore commerciale italiano: il diritto al riposo dei lavoratori contro le esigenze del mercato. Non tutti, però, sarebbero coinvolti: bar, ristoranti, gelaterie e negozi situati in stazioni, aeroporti, porti, autogrill e cinema continuerebbero a operare normalmente.

Chiusura delle attività commerciali durante le festività: la nuova proposta di Fratelli d’Italia

I promotori della proposta di legge di Fratelli d’Italia hanno motivato questa scelta con esigenze di equilibrio sociale e qualità della vita. Silvio Giovine ha sottolineato come l’obiettivo non sia ideologico, ma dettato dal buon senso, ricordando che il decreto “Salva Italia” del governo Monti nel 2012 aveva tolto a Regioni e Comuni la facoltà di regolamentare le aperture festive.

Adesso l’idea è quella di restituire a migliaia di lavoratori la possibilità di trascorrere giornate importanti con le proprie famiglie. Già nel 2019 in Parlamento si era discusso di un meccanismo di aperture a rotazione e un calendario di festività “super-rosse”, ma il progetto era naufragato tra divisioni interne e pressioni delle categorie commerciali. L’attuale proposta, invece, punta su regole uguali per tutti, con poche eccezioni e un sistema di sanzioni rigido per evitare elusioni.

Negozi chiusi per festività
Negozi chiusi per festività- Foto di Timothy Huliselan da Pexels-CircuitoLavoro.it

Reazioni contrastanti all’idea di chiudere i negozi durante le festività

Sono giunte già diverse reazioni da parte delle imprese. Carlo Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, ha espresso preoccupazione per l’effetto che la norma potrebbe avere sull’e-commerce, già in forte espansione, mentre Mario Resca di Confimprese l’ha definita una misura che potrebbe danneggiare fatturati, posti di lavoro e clienti.

Resca ha ricordato che il diritto al riposo può essere garantito attraverso turnazioni e retribuzioni adeguate, senza bisogno di bloccare le attività. Ci sono anche aziende favorevoli: Gianni Canella, presidente di Alì Supermercati, ha ricordato come la sua catena già chiuda nei giorni festivi principali per offrire ai dipendenti la possibilità di riposare davvero.