UFFICIALE FERIE, approvato il modello USA: lavoro 365 giorni l’anno senza riposo | Se ti metti in ferie ti guardano male tutti

Ferie- Foto di Antoni Shkraba Studio da Pexels-CircuitoLavoro.it
Per molti lavoratori italiani il tempo libero sembra un lusso, eppure non deve mancare il diritto al riposo: ecco la nuova proposta che preoccupa molti dipendenti pubblici e privati.
In Italia il diritto alle ferie è sancito chiaramente dall’articolo 36 della Costituzione: ogni lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite.
Nella realtà, però, questo diritto non viene esercitato spesso a causa di smartphone aziendali, email nel weekend e pc portati anche sotto l’ombrellone.
Un fenomeno sempre più diffuso è lo stress-laxing, ovvero l’ansia che accompagna i momenti di relax e che impedisce di staccare davvero dal lavoro.
Ci si sente portati a controllare compulsivamente le notifiche anche nei momenti di relax e il concetto del tempo libero sembra essere sacrificato all’imperativo del lavoro ad ogni costo.
Giorni di ferie concessi nei Paesi Europei: come cambia la situazione a seconda della località
Guardando al panorama internazionali emerge una situazione estremamente variegata quando si tratta di ferie. L’Austria detiene il primato tra i Paesi con il maggior numero di ferie retribuite che equivalgono a ben 38 giorni all’anno. Danimarca, Finlandia e Francia seguono a ruota con 36 giorni, mentre in Spagna si arriva a 34. L’Italia è collocata dietro a questi Paesi, con 32 giorni, ma supera comunque Germania e Belgio, fermi a 30 giorni.
Completamente diverso è il caso degli Stati Uniti, unico Paese occidentale a non imporre ai datori di lavoro l’obbligo di garantire ferie retribuite. Anche se tre quarti delle aziende americane offrono in media 10-14 giorni di vacanza contrattuale, oltre il 55% dei lavoratori sceglie di non usufruirne. In USA la produttività è considerata un valore assoluto e troppe pause sono percepite come un segnale di scarso impegno.
Vacation anxiety: la paura di restare fuori da un mercato del lavoro sempre più competitivo
Proprio negli Stati Uniti, la cosiddetta vacation anxiety, l’ansia da vacanze, è in crescita. Secondo le ricerche di Ipsos e Oxford Economics, molti americani preferiscono non staccare mai per timore di ripercussioni sulla carriera. Negli anni ’80 la media annuale di ferie era di circa 21 giorni, ma nel 2013 si è ridotta a 16. Nel 2016 c’è stata una lieve ripresa, con 16,8 giorni di ferie, ma i numeri restano nettamente inferiori a quelli europei.
Ci si chiede se anche in Italia le cose potrebbero prendere questa piega, dal momento che il mercato del lavoro si fa sempre più competitivo. Sembra molto difficile riuscire a concedersi un breve periodo di riposo senza sensi di colpa. Questa situazione ha alimentato un modello lavorativo che premia la dedizione totale, spesso a scapito del benessere psicofisico.