Lavoro dipendente, si passa ufficialmente alla settimana corta: 4 giorni di lavoro e 3 a casa | La legge è già ufficiale

Settimana corta - circuitolavoro.it
Se dapprima sembrava utopia, la settimana corta nel 2025 è realtà – e di 4 giorni: l’approvazione, come funziona e chi può accedervi.
Nel 2025 la settimana corta torna a far parlare di sé, ma non più solo come un modello europeo irraggiungibile nei nostri confini. Da mesi se ne discute in TV, nei comunicati stampa, nelle interviste. Ma questo tema è entrato soprattutto nelle chiacchiere di quei corridoi dove le parole pesano più delle firme, e nelle agende di chi sa che prima o poi bisognerà metterci mano.
Ridurre le ore lavorative a 32 senza toccare lo stipendio è qualcosa che fa gola a tanti, ma fa paura a molti. Eppure i numeri parlano chiaro: più riposo significa meno stress, più concentrazione, meno assenze. Lo dicono le aziende che l’hanno già provata. Lo confermano i sindacati. E pure chi siede nei ministeri inizia a rendersene conto, sebbene con la solita prudenza tutta italiana.
Settimana corta: dalle prove generali a dati concreti
Non parliamo più di mera teoria. in Italia ci sono aziende che hanno già fatto un passo avanti. Luxottica, ad esempio, ha attivato un modello con 20 settimane l’anno da quattro giorni lavorativi, dal lunedì al giovedì. Lo stipendio? Invariato. I dipendenti? Soddisfatti. E i vertici? Pronti ad allargare la misura.
Lamborghini non è da meno, con il suo orario settimanale ridotto a 33 ore e mezzo e possibilità di distribuzione flessibile, oltre a una dose extra di smart working. Si lavora meno, ma si lavora meglio. E le sperimentazioni aumentano, anche grazie agli accordi sindacali.
Ma il nodo resta a livello istituzionale. In Parlamento giace una proposta di legge per ridurre l’orario settimanale da 40 a 32 ore. Tutto bello, ma l’iter è lento, le coperture finanziarie sono un punto interrogativo, e il dibattito si consuma tra buone intenzioni e paludi burocratiche. Intanto, il resto d’Europa non aspetta – e nei prossimi mesi, la settimana corta diventerà realtà per diversi Paesi vicini a noi.
L’approvazione della settimana corta
In Spagna è ufficiale: entro la fine del 2025, l’orario settimanale di lavoro passerà da 40 a 37,5 ore, senza perdere nemmeno un centesimo. Dodici milioni di lavoratori coinvolti. Non si parla più di test, ma di legge.
In Germania la proposta è sul tavolo come in Italia, tuttavia più fattibile ‘logisticamente’: limite settimanale di 40 ore (che non cambierebbe davvero nulla ai datori di lavoro), ma libertà di concentrare tutto in quattro giorni. La priorità? Ribilanciare vita e lavoro. I sindacati rimangono cauti, ma la direzione è tracciata.
Nel mentre, la settimana corta da noi, è ancora un esperimento. Ma altrove è già una conquista.