Legge 104, da ora i permessi puoi usarli come vuoi: la Cassazione ha già deciso | Puoi andare anche in vacanza

Permessi legge 104

Permessi legge 104- Foto di Marcus Aurelius da Pexels-CircuitoLavoro.it

Stop ai licenziamenti facili: cosa ha stabilito davvero la Suprema Corte sui permessi per assistenza che possono essere richiesti grazie all’applicazione della legge 104.

La Legge 104 del 1992 rappresenta ancora oggi uno dei principali pilastri normativi italiani per la tutela delle persone con disabilità e dei loro familiari.

Questa normativa prevede l’applicazione di una serie di diritti, tra i quali rientrano i permessi retribuiti concessi ai lavoratori per assistere parenti disabili.

Si tratta di uno strumento che nel tempo ha generato non pochi attriti tra lavoratori e datori di lavoro, spesso sfociati in procedimenti disciplinari e licenziamenti per presunti abusi.

La recente ordinanza n. 26417 del 10 ottobre della Corte di Cassazione pone un punto fermo importante destinato a modificare il modo in cui vengono usati i permessi legge 104.

Permessi legge 104: per cosa possono essere utilizzati senza rischiare il licenziamento

Il tribunale ha esaminato il caso della dipendente di un supermercato aveva usufruito dei permessi 104 per assistere il padre invalido. Il datore di lavoro, insospettito, aveva incaricato un investigatore privato. Attraverso le diverse indagini effettuate si era quindi scoperto che la dipendente dedicava solo parte della giornata all’assistenza diretta. Il resto del tempo veniva speso per commissioni personali.

Per questa circostanza la Cassazione ha chiarito che l’assistenza al familiare non si esaurisce nella presenza fisica accanto all’invalido, ma comprende anche attività svolte all’esterno, purché siano finalizzate al suo benessere. Nei permessi sono comprese anche le spese per i farmaci, le visite mediche o altre incombenze legate alla cura della persona in questione. La Corte ha quindi ribadito che non può essere considerato abuso l’aver dedicato parte del tempo a questi compiti.

Assistenza disabili
Assistenza disabili- Foto di Kampus Production da Pexels-CircuitoLavoro.it

La decisione della Corte di Cassazione: dimostrare la finalità assistenziale del permesso

La Cassazione ha precisato che il concetto di abuso si applica solo quando le attività durante i permessi non hanno alcun legame con l’assistenza. Anche l’azione dell’andare in vacanza non è vietato nel caso in cui lo spostamento sia finalizzato a garantire il benessere dell’assistito o a favorire la sua salute psicofisica. La linea giurisprudenziale è già consolidata, come dimostrano le precedenti sentenze Cassazione 8784/2015 e Cassazione 17968/2016 che considerano legittimo l’uso dei permessi anche per esigenze indirette del disabile.

I tribunali si sono pronunciati più volte in modo da esprimere bene il concetto e fare in modo che il lavoratore che dimostri la finalità assistenziale delle attività svolte non rischi sanzioni disciplinari. Si tratta di un principio fondamentale che rafforza la tutela del diritto all’assistenza e limita interpretazioni restrittive da parte delle aziende.