LUTTO ITALIANO, la grandissima catena di negozi ci abbandona definitivamente: ci ha vestito per 100 anni ma è morta così | Tutta la penisola in lacrime

Chiusura Coin, cartello liquidazione della merce

Nuovo lutto per il Made in Italy - circuitolavoro.it

Il colosso della moda Made in Italy ha dovuto annunciare il suo addio, dal sapore di ‘arrivederci’: si chiude man mano un pezzo di storia.

Non si tratta di un semplice negozio che chiude. Qui parliamo di un’icona nazionale, un marchio che ha segnato oltre un secolo di storia italiana, e che oggi si arrende in silenzio. Dopo cento anni di presenza sul territorio, anche questa grande catena abbassa le saracinesche. E lo fa in diverse città, tra cui la prossima, dove per anni è stata punto di riferimento per lo shopping di intere famiglie.

L’annuncio è arrivato come una mazzata: un addio definitivo, senza giri di parole, ma con la speranza di un ritorno in tempi migliori. E se in passato si parlava di ristrutturazioni, rinnovazioni e spostamenti, adesso siamo di fronte a un vero stop, senza margini di ripresa immediata.

Un altro colosso chiude: i segni della crisi della moda Made in Italy

Negli ultimi dieci anni il settore moda ha subito scosse continue. Il mito del ‘made in Italy’, che per decenni ha tenuto in piedi intere filiere, oggi fatica a sopravvivere tra costi alle stelle, concorrenza globale e un mercato che si sposta sempre più online.

I marchi storici non riescono a competere con la velocità e i prezzi dei colossi internazionali. La pandemia ha accelerato il declino, ma le difficoltà erano già evidenti: troppi negozi, poca digitalizzazione, e un modello di vendita ormai superato. È in questo contesto che arriva l’ultima, amara notizia: Coin chiude, e tale situazione segna la fine di un’epoca per molti clienti affezionati.

Insegna Coin
Coin chiude le serrande – circuitolavoro.it

Coin chiude le serrande

Coin, fondata nel 1916, una delle catene italiane più longeve dell’abbigliamento, nonché il simbolo di moltissime generazioni che l’hanno vissuta letteralmente sulla propria pelle. Ma dopo una lunga fase di ristrutturazioni, chiuderà definitivamente anche il punto vendita di Bologna, in via Rizzoli. La data è già fissata al 31 luglio 2025.

Una notizia che colpisce non solo per il peso economico, ma per ciò che rappresenta. Quel negozio era un riferimento. E la sua chiusura, nel cuore della città, segna la fine di un’epoca per molti clienti affezionati. E oltre a ciò, questa chiusura pare confermare una crisi che va avanti già da diversi anni per l’azienda.

Una pagina che si chiude, ma qualcosa potrebbe riaprirsi. Durante un incontro al Ministero delle Imprese, l’azienda ha fatto sapere di non voler abbandonare Bologna del tutto. Si cercherà una nuova sede, in attesa di tempi migliori. Nel frattempo è in corso un piano di rilancio supportato da Invitalia e da alcuni investitori privati.

L’obiettivo? Salvare i posti di lavoro – 1.390 quelli ancora attivi – e dare al marchio una nuova occasione. Ma l’addio a via Rizzoli resta una ferita per tanti. Perché Coin non era solo un negozio: era parte del paesaggio urbano, della nostra memoria, dei nostri armadi.