Scuole addio, “Preferiamo che bambini e adolescenti stiano con le famiglie”: potete farli studiare voi

Scuola (pexels.com) - circuitolavoro.it

Novità scuote il mondo di bambini e genitori: niente più prole lontana dalla famiglia, tutti a casa, polemiche sulle ripercussioni.
Sappiamo quanto la scuola sia un sistema fondamentale per molti motivi.
In primis, l’istituzione scolastica educa e arricchisce chi è al suo interno.
Inoltre, il sistema scolastico garantisce ai genitori la possibilità di lavorare senza incorrere in abbandono di minori.
Contando che ormai entrambi i genitori sono costretti a lavorare e la crescita, per vari motivi, di famiglie monogenitoriali, la scuola è diventata ancora più importante per il normale svolgimento del lavoro e la conseguente sopravvivenza dei nuclei familiari.
Scuola, nel 2025 ci prepariamo ad avere i figli a casa: ecco cosa sta accadendo
Negli USA è diffuso il cosiddetto “home schooling”, che si traduce con istruzione parentale, scuola a casa o scuola familiare. L’home schooling permette di scegliere di tenere a casa la prole e assumere il ruolo di insegnanti per i propri figli. Non tutti sanno che anche in Italia esiste una legge che sancisce questo diritto, previe certe condizioni a un avvertimenti ufficiale al dirigente scolastico, ma si tratta di una possibilità poco sfruttata rispetto agli USA o altri stati.
La situazione non è cambiata, sembrerebbe, da questo punto di vista, almeno per ora. Secondo tanti, infatti, l’home schooling potrebbe creare condizioni favorevoli per la creazione una certa chiusura sociale e di vedute della persona che si trova in fase infantile o adolescenziale. Infatti sin da piccoli gli esseri umani sviluppano le proprie abilità sociali e imparano a conoscere il mondo circostante in tutte le sue diversità. Ecco, dunque, il motivo per cui le famiglie si starebbero preparando a “riaccogliere” bambini e adolescenti anche in orario scolastico: lo dice il Governo.
Home schooling, ma senza school: niente insegnamenti in questo periodo, e tutti a casa
Stiamo parlando niente di meno che delle consuete vacanze estive. La fine della scuola per la chiusura estiva, a questo punto, è praticamente dietro l’angolo, e i genitori o tutori di minori iniziano a doversi organizzare con nonni o babysitter così da poter continuare a lavorare anche d’estate.
Sfortunatamente, infatti, il lavoro, scanso certe eccezioni, non prevede vacanze estive che durino tre mesi. Pertanto i genitori dovranno organizzarsi ferie e quant’altro in modo tale da poter stare a casa con i propri figli. Questo problema, negli ultimi anni, è stato in parte aggirato con lo smart working, seppure non si tratti di una soluzione ideale.