Scuole chiuse prima del tempo: i bambini ve li tenete a casa con voi | Genitori vi dovete arrangiare

Scuola chiusa (pexels.com) - circuitolavoro.it

L’anno scolastico volge al termine, ma un annuncio a ciel sereno crea panico tra le famiglie: chiusura attesa il 26 maggio.
Sono ormai le ultime settimane per quanto riguarda l’anno scolastico, e la maggioranza dei ragazzi è in pieno giubilo.
I genitori, intanto si apprestano a iscrivere i pargoli a centri estivi, vacanze studio, case dei nonni o altro.
Tutto sembrava in ordine finché non ci si è ricordati della chiusura del 26 di maggio, ben prima della solita doppia mandata a scuola.
Se i ponti dovuti a festività nazionali erano sembrati tanti, probabilmente non avevate calcolato questa ulteriore sospensione delle lezioni…
Ciao ciao scuola, quest’anno è stata frequentata meno che mai: chiusura prevista il 26 maggio
L’istituzione scolastica oltre a educare le giovani menti è necessaria, seppure svolgendo funzione meno importante sul piano educativo, anche per fare sì che i genitori possano recarsi a lavoro in tutta serenità. Sfortunatamente, però, non tutti svolgono un lavoro da dipendenti e non tutti i calendari aziendali, comunque, coincidono con quelli scolastici. Ed ecco che il ponte segnato sul calendario scolastico può diventare un vero problema per chi, negli stessi giorni e orari, deve lavorare e non ha a chi rivolgersi per affidare i minori (se non a pagamento).
Ecco perché molti genitori sono furiosi in merito a come la scuola ha gestito le festività del 25 aprile e del primo maggio, e ora si sono resi conto di dover avere a che fare anche con una ennesima chiusura prima della sospensione scolastica, ovvero quella del 26 di maggio.
L’ultimo giorno di scuola è vicinissimo, genitori nel panico per un’altra chiusura anticipata
Lo sottolinea, tra gli altri, il sito Temporeale.it, che informa le ragioni della chiusura del 26 maggio per alcune scuole. Nello specifico, a essere interessati dalla chiusura del 26 maggio saranno solamente gli istituti scolastici designati come sedi di seggio elettorale in vista delle amministrative. Si vota, infatti, per le elezioni amministrative in 117 comuni in tutta la Penisola.
Dei 117 Comuni in cui è prevista la votazione, solamente in 31 la popolazione supera i 15.000 abitanti. Un altro caso in cui sarà prevista la messa a disposizione dei plessi scolastici è quello del voto per i referendum abrogativi dell’8 e del 9 giugno, nel corso dei quali gli italiani saranno chiamati alle urne per decidere se abrogare o no alcune leggi. Si tratta di ben 5 quesiti referendari: quattro riguardano il lavoro e uno la cittadinanza.