Ultim’ora posto di blocco, “Vietato fare tardi a lavoro”: un anno di carcere e 6mila euro di multa

Attenzione a non fare questo al posto di blocco (pixabay) - www.circuitolavoro.it
Se volete evitare carcere e migliaia di euro di multa allora ricordate di non pronunciare mai queste parole al posto di blocco
La recente riforma del Codice della Strada è entrata in vigore ormai da dicembre 2024. Sappiamo bene che ha introdotto sanzioni molto più severe per chi commette infrazioni. Tra le più sanzionate, l’utilizzo dello smartphone alla guida e l’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’inasprimento delle sanzioni ha aperto anche un quesito ancora più importante: una volta che l’agente abbassa la paletta e decide di fare un alcoltest è possibile rifiutare per qualche motivazione?
Il nuovo Codice della Strada ribadisce che non è possibile farlo, ma al tempo stesso l’agente deve avere qualche segnale per poter sottoporre il guidatore al test.
Ad esempio una guida poco fluida, oppure un parlare affaticato: insomma, ci deve essere qualcosa che faccia sospettare l’assunzione di qualche sostanza, in generale, possiamo dire che è sempre bene non esimersi. Cosa c’entra tutto ciò con il lavoro? C’entra. Perché anche nel caso in cui si stia andando al lavoro la legge non cambia. Vediamo quindi come comportarsi correttamente durante un blocco stradale.
Cose da non dire se ci fermano a un posto di blocco
Nel caso in cui l’agente volesse sottoporre l’alcoltest al guidatore, quest’ultimo non ha modo per sottrarsi, non valgono le scuse del ritardo al lavoro o di un’urgenza. Se ci si dovesse giustificare con frasi del genere si rischierebbero ben 6mila euro di multa e anche una sanzione penale con il rischio di un anno di carcere. Mentire all’agente, pur di non sottoporsi all’alcoltest, può quindi produrre molti più danni di quanto si possa immaginare.
Fare i furbi attuando tattiche che possano giustificare il rifiuto non farà altro che far adirare gli agenti. Anche secondo quanto riportato dal portare Sicilianews24.it, un automobilista che ha deciso di rifiutare l’alcoltest utilizzando come scusante il ritardo al lavoro è stato condannato a un anno di carcere, una multa di 6.000 euro, e la sospensione della patente per due anni. Certo, non sempre la multa è così alta, ma se il vigile dovesse mettersi di traverso, si rischierebbe. Allora cosa è meglio fare?
I provvedimenti da parte dell’agente in caso di rifiuto all’alcoltest
Sappiamo che la riforma mira a rafforzare la sicurezza stradale: negli ultimi tempi troppe le morti per alcol o per distrazioni dovute allo smartphone. Quando si rischia la vita, si lede anche la sicurezza degli altri veicoli, il danno è doppio. Prevedendo pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il risultato dovrebbe essere quello di far stare le persone più attente al comportamento su strada. Il rifiuto al controllo dello stato di guida, durante un posto di blocco, è per questo diventato un vero e proprio ostacolo alla sicurezza del Paese, quindi da sanzionare.
Il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest è considerato un reato penale e comporta due procedimenti distinti: da una parte si parla di procedimento amministrativo, e dall’altra del procedimento penale, che può prevedere anche l’arresto e la revoca o la sospensione della patente, nonché la confisca del veicolo.