Ultim’ora, “250mila euro di multa a chi paga in contanti”: confermato il ‘decreto’ | L’Agenzia delle Entrate non perdona più

Attenzione alle soglie sui contanti (pexels) - www.circuitolavoro.it
La novità sul contante: attenzione ad aggiornarvi per evitare di incappare in multe salate e difficili da gestire
In Italia il contante ha i giorni contati? No, assolutamente no, ma quando utilizzate le banconote dovete essere certi di usarle nel modo corretto. Negli ultimi anni nella nostra Penisola il contante è stato sempre più arginato: fa parte della strategia di lotta all’evasione attuata dal Governo, e che permette solo alcuni pagamenti limitati in contante, il resto delle transazioni possono essere saldate solo ed esclusivamente con carta. Perché questa scelta? Facciamo un passo indietro.
La maggior parte dei ragazzi oggi paga tutto con smartphone: registrano la carta e acquistano semplicemente avvicinando lo smartphone al pos, grazie alla tecnologia NFC. Perché al Governo piace? Perché è denaro tracciabile. Tutti i pagamenti fatti vanno nello storico del conto corrente o della carta prepagata, e in generale le transazioni sono sempre recuperabili.
Quindi non solo si può sapere quanto ha speso il cittadino in quel determinato periodo di tempo, ma anche da chi ha acquistato, a che ora, e via discorrendo. I controlli fatti da Finanza e Agenzia delle Entrate non sono continui su tutti i cittadini, ci vorrebbe un esercito di impiegati altrimenti, ma quando spunta fuori qualche sospetto, allora è lì che entrano in gioco tutti i dati registrati.
Pagare in contanti, però, non è più solo una scelta dei più anziani in termini di comodità: oggi può trasformarsi in una vera e propria trappola se non si conoscono i limiti.
Con le nuove normative in materia di antiriciclaggio, chi supera il limite stabilito per i pagamenti in contanti rischia sanzioni salatissime, fino a 250.000 euro. Ecco perché nonostante la difficoltà per i più anziani, i pagamenti elettronici sono più sicuri.
Pagamenti in contanti: cosa dice la legge e qual è il limite
A partire dal 1° gennaio 2023, il limite massimo per i pagamenti in contanti è stato fissato a 5mila euro. Tutte le operazioni devono rientrare in questa soglia se effettuate in banconote, anche nel caso in cui si dovessero inviare soldi a un amico, o se si trattasse di un regalo in famiglia.
In sintesi, il limite vale per tutti gli spostamenti di denaro, nessuno escluso, a meno che non si tratti di versamento sul proprio conto corrente. Attenzione quando volete fare regali ai familiari, è difficile da rilevare il passaggio di denaro tra privati, ma si può essere sempre a rischio.
Le multe per chi supera il limite sui contanti
Superare il tetto prestabilito di 5mila euro, anche involontariamente, espone a sanzioni non indifferenti: da 1000 euro per i cittadini che scambiano soldi nel privato, e fino a 250mila euro per i professionisti oppure operanti nel commercio.
Anche una singola operazione superiore a 5mila euro può essere causa di controllo accurato, e quindi di eventuale sanzione: attenzione!