TARI: caccia aperta agli evasori | In questa città ligure scovati 1000 furbetti

I furbetti che non pagano la Tari (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
È caccia aperta a chi non paga la TARI e in questa città ligure sarebbero stati scovati 1000 evasori.
La TARI, cioè la Tassa sui Rifiuti, è quell’imposta dovuta da tutti i cittadini al comune di residenza, per finanziare i costi relativi al servizio di raccolta dei rifiuti e del loro relativo smaltimento. In base al proprio comune di residenza e al numero di cittadini che fanno parte del nucleo familiare, la cifra totale da pagare viene fatta recapitare nella buca degli abitanti.
Ovviamente questa varierà in base ad alcuni parametri e infine il contribuente dovrà decidere se pagarla in un’unica soluzione o divisa per rate, compilando l’apposito Modello F24.
Come possiamo leggere da tg24.sky.it, in Italia l’impatto della TARI sulle finanze dei cittadini è parecchio corposo, anche se in alcune città lo è di più, come per esempio a Pisa dove la tassa ha avrebbe raggiunto di 595 euro, seguita da Brindisi con 518 euro, Genova con 508 e così via.
Nonostante questa tassa sia obbligatoria, in questa città ligure sarebbero stati scovati 1000 furbetti che hanno evaso la TARI in questi anni. Ecco di quale parliamo.
Come hanno identificato gli evasori
In questa città ligure sarebbero stati sorpresi parecchi cittadini a non aver pagato le rate dell’anno precedente, oppure che erano anni che non pagavano la TARI, come riportano da La Stampa. Questi dati sono emersi grazie al nuovo metodo attivato dal comune per la raccolta porta a porta dei rifiuti, che prevedeva l’iscrizione per poter ricevere il kit per suddividere la raccolta dei rifiuti domestici. Infatti chi è risultato non in regola non ha potuto ritirare questa fornitura, finché non ha regolarizzato la propria situazione.
Secondo i dati riportati da Seas sarebbero ancora seimila le utenze che non avrebbero ritirato il kit richiesto, facendo presagire che potrebbe trattarsi o di proprietari di seconda casa, oppure di cittadini che potrebbero nascondere delle irregolarità, come per esempio gli affitti in nero.
I furbetti di questa città ligure
Come riportano da, La Stampa, sarebbero una media di dieci cittadini al giorno per circa tre mesi i “furbetti” che avevano deciso di non pagare la TARI a Savona e che grazie al nuovo metodo per la raccolta dei rifiuti, sono stati costretti a regolarizzare la propria situazione.
Come ha poi riportato l’assessore al bilancio del comune, Silvio Auxilia: “Dobbiamo verificare con certezza i numeri, ma è indubbio che qualcuno che non risultava iscritto al servizio Tari c’era…”. Insomma com’è facile ipotizzare la “guerra agli evasori” della Tari sarebbe appena iniziato, ma potrebbero essere parecchi che nelle prossime settimane saranno costretti a regolarizzare quanto prima la loro situazione. Ovviamente questo scenario non accade solo in Liguria, ma come si dice “tutto il mondo è paese”.