Chiusa azienda n.1 in Italia, ha dato da mangiare a centinaia di persone per anni e poi la dura decisione

Chiusura (pexels.com) - circuitolavoro.it

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Storica azienda è giunta al capolinea, il territorio è sconvolto dalla chiusura: dopo anni è accaduto l’inevitabile.

Le aziende storiche in questo periodo sono minacciate da una concorrenza sempre più senza volto che non ha carattere locale.

I grandi siti e-commerce stanno costringendo alla chiusura moltissime aziende che non riescono a tenere il passo con concorrenti simili.

Le piccole e medie imprese sono messe alle strette da diverso tempo, e si spera in una rivoluzione di questa tendenza, così da poter proteggere l’economia interna e locale.

Per il momento, abbiamo dovuto salutare numerose realtà storiche del territorio solamente nell’ultimo anno. Oggi affrontiamo la chiusura di uno dei fiori all’occhiello dell’economia marchigiana.

Chiusura definitiva per la storica azienda, economia locale sotto a un treno

Un lampante esempio di quanto sta accadendo risiede nella vicenda di Giano srl, che ha dovuto interrompere lo scorso dicembre la produzione presso la cartiera di Fabriano. Un momento storico deludente per il territorio e i dipendenti quello che ha visto l’ultima bobina prodotta dalla macchina. Giano Srl era la parte del Gruppo Fedrigoni che si occupava della produzione della carta per uso ufficio, settore dal quale il Gruppo ha voluto deviare.

Questa decisione era stata annunciata a ottobre 2024, e solo due mesi dopo Giano srl era stata chiusa. I dipendenti dell’azienda stavano per essere licenziati, ed erano ben 174, quando a intervenire fu il Governo stesso. Ecco come andò a finire il licenziamento di massa.

Chiusura azienda (pexels.com) - circuitolavoro.it
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Quasi 200 dipendenti lavoravano presso l’azienda cartiera

Visto il gran numero di dipendenti in ballo e il carattere storico e culturale dell’azienda, il Governo intervenne attraverso un accordo a opera del ministero delle imprese e del made in Italy, della sottoregretaria con delega alla crisi d’impresa, dei rappresentati della Regione Marche, del Comune di Fabriano, dell’Azienda stessa e dei sindacati.

Grazie a questo accordo, il licenziamento è stato bloccato, e, come riporta quifinanza, il sindaco si era espresso augurandosi che la storica produzione della carta a Fabriano potesse proseguire, sebbene grazie a forme e aziende differenti. Il Gruppo Fedrigoni, infatti, aveva affermato di avere il progetto di investire ancora nella produzione della carta, sebbene di tipi diversi rispetto a quella da ufficio. I dipendenti sono attualmente in cassa integrazione straordinaria, eccetto coloro che hanno accettato offerte messe in campo da altre società del gruppo. Nonostante i compromessi scaturiti dall’accordo con il Governo, la chiusura di Giano srl a Fabriano ha destabilizzato il territorio e la sua economia.