Lavoro, “Licenziato chiunque sia in sovrappeso”: approvata la legge Addio kg di troppo | O vi mettete a dieta o restate a casa

"Se sei grasso qui non puoi lavorare", la nuova legge che fa discutere tutti - circuitolavoro.it (freepik)
Se hai qualche kg di troppo non puoi più lavorare: è bufera sui social a causa di una nuova legge approvata.
Se non dimagrisci subito, perderai per sempre il tuo posto di lavoro. Una legge tanto assurda quanto reale.
Negli ultimi giorni il web si è letteralmente scagliato contro una nuova normativa che ha fatto tanto discutere. Un vero e proprio terremoto mediatico che ha diviso l’opinione pubblica, generando forti polemiche. “Se sei grasso, qui non puoi lavorare”.
Non si tratta di una battuta infelice, ma di una vera e propria legge che impone limiti stringenti al peso corporeo dei lavoratori. Una scelta drastica che, a primo impatto, potrebbe sembrare discriminatoria, se non addirittura disumana.
Tuttavia, dietro questa decisione estrema, si nasconde un obiettivo preciso: combattere l’obesità e promuovere uno stile di vita più sano. Se hai un girovita troppo ampio, andrai incontro ad una multa davvero salata.
Obesità e lavoro: se hai kg di troppo verrai licenziato
In molti hanno creduto che questa scelta estrema fosse stata approvata in Italia, in realtà, tale legge è entrata in vigore e viene tutt’ora rispettata in Giappone. Si tratta di uno dei Paesi più attenti alla salute pubblica e alla prevenzione delle malattie. Da anni, la nazione del Sol Levante, promuove all’interno delle scuole lo shokuiku, un programma educativo alimentare, insegnato fin dalla tenera età.
In Giappone l’obesità viene considerata una vera e propria emergenza medica, per questo è necessario intervenire prima che sia troppo tardi. In un mondo dove, di solito, ognuno è libero di scegliere per la propria vita, il Giappone ha scelto di intervenire mediante la legge, imponendo limiti severi e pene concrete per chi ha qualche chilo di troppo.
Essere obesi è da considerare come reato in Giappone?
Come affermato in precedenza, a sostegno di quanto affermato, vi è una vera e propria legge che impone alle aziende di misurare periodicamente il girovita dei propri dipendenti che hanno un’età tra i 40 e i 74 anni. La circonferenza non deve superare dei limiti stabiliti per legge (85 cm per gli uomini, 90 cm per le donne), altrimenti potrebbe scattare un intervento immediato.
Nel caso in cui un operaio non superi la visita, l’azienda è tenuta ad assegnare un percorso obbligatorio da seguire: dieta rigorosa, controlli medici e sedute terapeutiche. Se entro 3 mesi, il dipendente non rientra nei parametri standard, allora rischia di essere licenziato e una multa salata. Lo scopo è ben preciso: ridurre i costi sanitari legati all’obesità. Tuttavia, questa legge, per quanto abbia l’obiettivo di salvaguardare la salute dei cittadini, rischia di essere addirittura controproducente. Colpevolizzare chi è in sovrappeso, potrebbe generare delle complessità individuali e favorire le barriere sociali.