Ultim’ora, addio affitti: da oggi pagate solo la TSH | Con 4 spiccioletti vivete in una casa con giardino

persona con le chiavi in mano

Vivere senza pagare l’affitto (pexels) - www.circuitolavoro.it

È possibile vivere senza pagare l’affitto esorbitante, è uno stile di vita ad oggi sempre più in voga tra i giovani: possono farlo tutti

In un panorama economico in crisi come quello italiano, tra le spese che pesano di più sulle famiglie prima in assoluto quella della casa.

Che sia un mutuo, per i più fortunati, o un semplice affitto, i costi per avere un tetto sopra la testa sono davvero esorbitanti.

A pagare pegno sono gli studenti fuori sede e le famiglie molto numerose, ma anche i single giovani, che ormai occupano una buona fetta dell’intera popolazione.

Sono proprio queste categorie che soffrono di più il caro prezzi ad aver iniziato a dare vita a un nuovo fenomeno in Italia.

Affittare casa a un prezzo simbolico

Acquisito dall’estero, sta iniziando ad espandersi nella nostra Penisola: si tratta di un nuovo modo di concepire la casa per abbattere i prezzi. Viene definito social housing ed emerge come una risposta strutturale alla crisi abitativa che colpisce sempre più ampie fasce della popolazione italiana. Quello che fino a qualche anno fa rappresentava un esperimento oggi è modello innovativo messo in atto da chi ha bisogno di abbattere i costi di vita, ridefinendo il concetto stesso di edilizia residenziale, che diventa un luogo di socialità e condivisione.

Il termine Tassa Social Housing sta proprio a simboleggiare quel contributo mensile che viene dato in queste strutture per poter badare al mantenimento delle strutture. È un contributo più simbolico che di guadagno, che non supera mai il 30% del reddito familiare di chi ne fa richiesta e di solito si aggira intorno al 40% in meno rispetto agli affitti comuni.

ragazze che fanno festa in casa
Social housing (pexels) – www.circuitolavoro.it

Che cos’è il social housing

Non si tratta di case popolari, ma di vere e proprie case confortevoli che godono di efficientemento energetico per abbattere i costi dei residenti. Oltre alle stanze, ci sono spazi comuni come sale riunioni o giardini collettivi e lavanderie condivise. Si vive insieme per abbattere i costi. Giovani coppie, anziani, studenti fuori sede, e famiglie a medio-basso reddito possono far domanda, basta avere un isee basso. Verranno stilate le graduatorie per ogni struttura e si sceglieranno le persone con Isee più basso, in modo meritocratico. Si parla di affitto nella maggior parte dei casi, ma a volte anche di mutui altamente agevolati.

Regioni come Piemonte, Umbria e Lombardia hanno già iniziato a proporre diverse strutture del genere, ma il modello si sta espandendo pian piano anche nelle altre regioni del centro. L’integrazione di servizi aggiuntivi come spazi culturali, attività commerciali e servizi per l’infanzia all’interno dei complessi residenziali crea attorno al social housing un vero e proprio ecosistema urbano da condividere.

Una risposta ‘immunitaria’ a una società di sconosciuti, che corre, e vive immersa nel digitale, ma che fa i conti con una realtà di contratti instabili e paghe insufficienti. Per poter trovare un alloggio social housing è necessario consultare bandi comunali o di enti come l’ATER e ricordare che gli indici Isee richiesti variano da Regione a Regione.