Questo mestiere non lo vuole fare più nessuno eppure si guadagna molto bene: non serve nessun titolo di studio

il lavoro sottovalutato che nessuno vuole fare (pexels) - www.circuitolavoro.it
Basta titoli, in Italia c’è bisogno di personale nei lavori più ignorati: tutte le posizioni in cui si guadagna e che nessuno considera
In Italia il mondo del lavoro sta lasciando a bocca asciutta tanti laureati. Tutto quello in cui si era creduto 10/20 anni fa, oggi è svanito in un cumulo di polvere. Tutti coloro che hanno deciso di continuare a studiare dopo il diploma per permettersi un futuro migliore si sono ritrovati con una manciata di niente in mano, con contratti instabili, spesso legati a stage senza fini.
E così si passa da uno stage all’altro fino ai 30 anni. Paradossalmente, chi ha scelto di prendersi un diploma tecnico e iniziare subito a lavorare, invece di scegliere il solito percorso universitario ormai quasi imposto dalle famiglie, ha molte più possibilità di trovare subito un lavoro stabile.
A differenza del pensiero comune, infatti, ci sono tanti lavori che permettono buoni guadagni anche senza titoli e che invece vengono completamente ignorati perché si pensa che non siano lavori a cui poter dar credito, come se tutta la società si basasse su lavori di serie A e lavori di serie B.
Proprio questo pensar comune ha fatto sì che alcune mansioni venissero totalmente ignorate dai più giovani, causando mancanza di personale per interi settori, e un esubero invalidante per altri, ormai saturi che non riescono a permettere l’inserimento di ulteriori risorse.
Mancanza di personale per diversi settori: quali sono i lavori ignorati
In realtà se pensassimo a una società equilibrata, tutti i lavori dovrebbero essere messi sullo stesso piano, o meglio, anche i lavori più semplici dovrebbero essere visti come essenziali per lo sviluppo del paese, perché altrimenti tutti punterebbero a lavorare nel terziario e gli altri settori andrebbero a morire causando non pochi problemi al mondo del lavoro e all’intera economia del paese.
Tra questi ce n’è uno in particolare che permette di ottenere davvero ottimi guadagni ma che in molti ignorano completamente.
Parliamo del lavoro da benzinaio. Si tratta di una figura che non richiede assolutamente titoli di studio specifici, garantisce buone entrate a differenza di quanto si possa pensare, eppure sta soffrendo una forte mancanza di personale. È il paradosso del mercato del lavoro: quelle professioni che vengono considerate umili o poco gratificanti sul piano sociale, in realtà si rivelano vere e proprie opportunità concrete per chi cerca occupazione stabile.
Quanto guadagna un benzinaio in Italia
Secondo i dati riportati dal portale Wall Street Italia, il margine medio per un gestore di stazione di servizio è di circa 3,5 centesimi per ogni litro di carburante erogato. A prima impatto può sembrare un guadagno molto limitato, ma rapportato ai volumi di vendita tipici di un impianto, le cifre cambiano di gran lunga. Un distributore medio arriva anche a guadagnare a sei cifre.
Ovviamente bisogna distinguere il lavoro da imprenditore da quello di dipendente. Il dipendente si ferma al massimo ai 1400 netti al mese, invece è l’imprenditore colui che ottiene la maggior parte del guadagno. L’obiettivo è quello di arrivare a diventare gestore dell’impianto. È un lavoro che premia soprattutto chi ha spirito imprenditoriale, eppure sembra non essere un lavoro allettante perché non viene mai preso in considerazione.