Guida completa alla fattura elettronica: cos’è, come inviarla e quando è obbligatoria

fattura elettronica

Nel contesto fiscale italiano, la fattura elettronica rappresenta una significativa evoluzione rispetto alla tradizionale fattura cartacea. Questo documento in formato .xml non solo semplifica il processo di emissione e gestione delle fatture, ma accelera anche il processo di pagamento e riduce gli errori umani. In questo articolo esploreremo che cos’è la fattura elettronica, come si emette e in quali casi è obbligatoria.

Cos’è la fattura elettronica?

La fattura elettronica è un documento digitale che certifica una transazione commerciale, sostituendo la tradizionale fattura cartacea. Il file, in formato .xml, viene creato tramite un software e inviato direttamente all’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio (SDI). Questo sistema si occupa di inoltrare la fattura al destinatario e garantire che rispetti i requisiti normativi.

Come attivare il servizio di fatturazione elettronica

Per iniziare a emettere fatture elettroniche, è necessario abilitare il servizio sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Accedendo all’area privata del sito tramite SPID o carta d’identità elettronica, è possibile attivare la funzione di creazione e invio delle fatture elettroniche. È anche possibile avvalersi del servizio gratuito di conservazione offerto dall’agenzia per mantenere i documenti per un periodo di 10 anni, evitando così la gestione manuale.

Procedura di emissione e invio della fattura

Raccolta delle informazioni

Prima di emettere una fattura elettronica, è fondamentale raccogliere tutte le informazioni necessarie, tra cui i dati del cliente e il codice SDI. Se il cliente è un soggetto privato residente in Italia, il codice sarà composto da 7 zeri. Per clienti residenti all’estero, il codice è composto da 7 X. Se il destinatario è una pubblica amministrazione, è richiesto il codice univoco ufficio (CUU).

Creazione e invio

Una volta raccolti tutti i dati, è possibile creare la fattura utilizzando uno dei seguenti metodi:

  1. Portale dell’Agenzia delle Entrate: Consente di caricare il file .xml direttamente.
  2. App Fatturae: Un’applicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
  3. PEC: Inviare il file .xml come allegato a un messaggio di PEC all’indirizzo dedicato.
  4. Software di Terze Parti: Utilizzare software specifici per la gestione delle fatture elettroniche.

Obbligatorietà ed eccezioni

La fattura elettronica è obbligatoria per tutte le transazioni commerciali, sia per le aziende in regime ordinario che per quelle in regime forfettario. Tuttavia, esiste un’eccezione per i professionisti sanitari, i quali devono continuare a utilizzare il sistema tessera sanitaria per le prestazioni verso i privati.

Gestione delle fatture: controlli e conservazione

Fasi della gestione

La gestione della fattura elettronica segue cinque fasi principali:

  1. Predisposizione: Creazione del file .xml.
  2. Invio: Trasmissione del file al Sistema di Interscambio.
  3. Controllo: Verifica della correttezza della fattura in termini di autenticità, leggibilità e integrità.
  4. Consegna: Inoltro della fattura al destinatario.
  5. Conservazione: Archiviazione per eventuali controlli futuri.

Errori e correzioni

In caso di errori, è necessario emettere una nota di credito per annullare la fattura errata. La nota di credito, anch’essa elettronica, deve essere inviata al SDI e, una volta approvata, è possibile emettere una nuova fattura corretta.

Sanzioni per ritardi e rimedio

Tempi e sanzioni

La fattura elettronica deve essere inviata entro 12 giorni dalla sua emissione. Il mancato rispetto di questo termine comporta sanzioni che variano a seconda dell’impatto sulla dichiarazione IVA. Le multe possono oscillare tra il 90% e il 180% del valore della fattura, con un minimo di 500€, se il ritardo influisce sulla dichiarazione IVA. Per i ritardi non influenti sulla dichiarazione IVA, le sanzioni vanno da 250€ a 2000€.

Ravvedimento operoso

Se il ritardo viene corretto tramite ravvedimento operoso, è possibile ridurre l’importo della multa. Il ravvedimento consente di pagare una sanzione ridotta se il pagamento viene effettuato entro determinati termini, che variano da 1/10 a 1/6 dell’importo totale della sanzione.

Ecco la tabella relativa alle sanzioni per il ravvedimento operoso in caso di ritardi nell’invio delle fatture elettroniche:

Quando paghiQuota della sanzione da pagare
Entro 30 giorni1/10 della sanzione intera
Entro 90 giorni1/9 della sanzione intera
Entro il termine per la presentazione dell’IVA annuale1/8 della sanzione intera
Entro il termine per la presentazione dell’IVA dell’anno successivo1/7 della sanzione intera
Oltre il termine per la presentazione dell’IVA dell’anno successivo1/6 della sanzione intera
Dopo che ti viene contestato il ritardo1/5 della sanzione intera

Ad esempio, se la multa totale prevista è di 250€, pagando entro 30 giorni, dovrai versare solo 25€, ovvero 1/10 della multa totale.

Conclusioni

La fattura elettronica rappresenta una modernizzazione significativa nella gestione delle transazioni commerciali. Sebbene richieda un adattamento iniziale, le sue potenzialità in termini di efficienza e precisione sono innegabili. Utilizzare il sistema in modo corretto e puntuale aiuta a evitare sanzioni e a mantenere una gestione fiscale ordinata. Per rimanere aggiornato, visita la nostra sezione dedicata alle news: clicca qui.