IMU: quanto si paga e cosa dice la legge sulle Case popolari e gli Alloggi sociali

L'IMU sulle case popolari

L'IMU sulle case popolari (Fonte: Wikimedia Commons) - www.circuitolavoro.it

Differenza tra Case popolari e Alloggi sociali: ecco quanto si paga di IMU e cosa dice la legge in merito.

Quando il tema della discussione tra i cittadini ricade sull’edilizia residenziale pubblica, molti fanno confusione tra alloggi sociali e case popolari, due aspetti simili ma molto differenti tra di loro.

Infatti, pur trattandosi entrambe di soluzioni abitative simili per quanto riguarda la finalità sociale, differiscono per gestione, normativa e trattamento fiscale.

Per questo motivo è opportuno chiarire cosa dice la legge in merito al pagamento dell’IMU per le Case popolari e gli Alloggi sociali.

Differenza tra Case popolari e Alloggi sociali

Prima di parlare dell’IMU quindi, è opportuno fare chiarezza in merito alla distinzione tra Case popolari e Alloggi sociali. Le prime fanno parte dell’edilizia residenziale pubblica e sono immobili di proprietà di enti pubblici gestiti dagli stessi, destinati a tutti quei soggetti che presentano redditi bassi che soddisfano specifici requisiti sia a livello familiare che reddituale. L’assegnazione di questi alloggi avviene mediante emanazione di bandi pubblici e assegnazione ai cittadini che ne hanno fatto richiesta e che sono stati inseriti in graduatoria, se in possesso dei requisiti richiesti. L’affitto è calmierato e si differenzia in base al reddito del nucleo familiare.

Per le seconde invece è opportuno citare il DM del 22 aprile 2008, la cui definizione in merito all’Alloggio sociale è la seguente: “l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente che svolge la funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato”. Questi alloggi a differenza delle case popolari, possono essere realizzati anche dai privati e si rivolgono a quei cittadini che hanno un reddito basso, ma non troppo per ottenere le case popolari ma al contempo che non gli permette comunque di pagare un’abitazione alle condizioni di mercato.

Differenza tra Case popolari e Alloggi sociali
Differenza tra Case popolari e Alloggi sociali (Fonte: Canva) – www.circuitolavoro.it

IMU: com’è gestito per le Case popolari e per gli Alloggi sociali

Dopo aver capito la differenza tra Case popolari e Alloggi sociali, concentriamoci sul discorso dell’IMU e quando deve essere pagato per queste due realtà particolari. L’IMU, l’Imposta Municipale Unica, come sapete, è quella tassa che i possessori di immobili, se non rientrano in particolari eccezioni, devono pagare obbligatoriamente.

Come riportano da idealista.it, questa tassa dovrà essere versata per le case popolari, ma non dal cittadino affittuario, quanto dal proprietario dell’immobile, quindi l’ente pubblica che ha la proprietà della stessa, come per esempio lo: IACP, ATER, ALER e così via. Per l’alloggio sociale invece, come ha chiarito il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la circolare n.17DF del 18 marzo 2020, la tassa non è dovuta, in quanto essi sono esonerati, a patto che gli immobili posseggano tutte le caratteristiche previste dal DM del 2008. Per ottenere l’esenzione però, i proprietari dovranno presentare una dichiarazione IMU al Comune, per avvisarlo che la destinazione finale dell’immobile sarà come alloggio sociale.