Ferie addio, “dovete fatturare ogni giorno”: passata la legge | Anche il sabato e la domenica dovete lavorare da giugno a settembre

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Ferie - Fonte Pexels - Circuitolavoro.it

Brutte notizie per i lavoratori italiani, addio alle ferie tanto attese. Ecco cosa dice la legge

Con l’avvicinarsi della bella stagione inizia il periodo in cui si inizia a pensare dove andare in vacanza e soprattutto si  si attendono con ansia le meritate ferie.

Le ferie lavorative non sono una mera concessione, ma rappresentano un diritto irrinunciabile stabilito dalla nostra Costituzione. Si tratta di un periodo di riposo fondamentale che consente di tutelare la salute psico-fisica del lavoratore.

Eppure sull’argomento ci sono ancora tanti dubbi e molto spesso conflitti. Uno dei problemi principali riguarda la scelta delle date di preferenza che in alcuni casi incontra dei limiti legati alle necessità aziendali.

Ad ogni modo la normativa attuale non lascia spazio ai dubbi e chiarisce come stanno davvero le cose precisando chi può usufruire di tale diritto e chi invece dovrà dire addio.

Ferie a rischio?

E’ bene subito precisare che questo il diritto alle ferie si estende tutti lavoratori dipendenti, qualunque sia la loro qualifica, mansione o tipologia di contratto applicata. Come stabilito dalla legge, viene riconosciuto anche ai soggetti impiegati nei lavori socialmente utili, nei lavori di pubblica utilità e nei progetti di inserimento. L’obbligo di concedere le ferie retribuite non spetta solo alle imprese, ma anche ai datori di lavoro individuali.

Tuttavia, molto spesso si parla di alcune categorie di lavoratori svantaggiati rispetti ad altro. E’ il caso specifico, dei lavoratori stagionali considerati come lavoratori con meno diritti rispetto ai “classici” lavoratori subordinati. Spesso vengono definiti come precari, con instabilità economica e con mancanza di permessi e di ferie. Ma è davvero cosi? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.

Canone Rai
Canone Rai – Fonte Pixabay – Circuitolavoro.it

Niente ferie per questa categoria

I lavoratori stagionali sono coloro che svolgono attività inquadrate in settori caratterizzati da picchi produttivi in determinati periodi dell’anno, vuoi per le condizioni meteorologiche (stabilimenti balneari), turistiche (alberghi e campeggi) o per le particolari caratteristiche delle materie prime trattate (agricoltura). Al di là dell’appellativo stagionale i dipendenti che svolgono questo tipo di attività hanno diritto, alla stregua degli altri lavoratori, ad un periodo di ferie retribuito e ai permessi di lavoro.

Unica differenza è che, naturalmente, il monte ferie spettante sarà da riproporzionare in ragione dei periodi in forza all’azienda. Quindi, come in qualsiasi altro lavoro, anche i lavoratori stagionali possono usufruire del diritto alla ferie, con la differenza che ferie e permessi saranno in proporzione alla durata del periodo lavorativo. Queste ferie possono essere godute durante il periodo lavorativo oppure possono essere liquidate in busta paga. A queste tipologie di dipendenti vengono riconosciute comunque una serie di tutele, atte a salvaguardare la dignità e la salute psico-fisica. È il caso ad esempio delle ferie e dei permessi, nonchè delle pause intermedie e dei limiti all’orario giornaliero o settimanale imposti dalla legge o dalla contrattazione collettiva.