Bonus contributi Inps 2023, come funziona

Scopri il Bonus Contributi 2023 a favore dei lavoratori con uno stipendio mensile inferiore a 2.692 € e quali sgravi fiscali sono previsti.

L’INPS, con il messaggio n. 3499 del 26 settembre, ha emesso le istruzioni per sbloccare una misura introdotta dal decreto Aiuti bis che beneficia i lavoratori dipendenti. Questa misura riguarda il potenziamento dell’esonero contributivo dello 0,8% introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, il quale è stato incrementato di 1,2 punti percentuali per il secondo semestre dell’anno.

I beneficiari del bonus sui contributi in busta paga sono i lavoratori con retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro, ed è previsto un esonero contributivo del 2% anche sulla tredicesima, ma solo sulle quote corrisposte da luglio a dicembre se il pagamento è mensile.

Il bonus sarà riconosciuto anche sulla quattordicesima, ma solo se l’importo riconosciuto sommato alla retribuzione del mese di riferimento non supera la soglia dei 2.692 euro.

Novità Bonus Contributi Inps e contribuzione a carico del lavoratore

Il Bonus Contributi 2023 prevede due scaglioni a seconda dello stipendio mensile del lavoratore:

  • Per chi percepisce una retribuzione tra 1.923 € e 2.692 € al mese, è prevista una riduzione dei contributi al 2%, che comporta un aumento di 53,84 € al mese in busta paga, fino a raggiungere l’importo massimo di 699,92 € all’anno.
  • Per chi invece guadagna meno di 1.923 € al mese, il bonus contributi è del 3%.

Il principio alla base del bonus è che gli aumenti diminuiscono al diminuire dello stipendio. Ad esempio, per uno stipendio medio di 1.600 € al mese, il bonus contributi prevede un aumento di 32 € al mese, fino a raggiungere 416 € all’anno. Se la retribuzione mensile scende a 1.000 €, la busta paga aumenta di 30 € al mese. Tuttavia, i benefici sono meno consistenti per le fasce di reddito più basse.

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Inoltre, il bonus non intacca la quota di contributi versata per la pensione, che viene calcolata come se il versamento fosse pieno.

Il Bonus Contributi 2023 prevede anche una riduzione della quota di contribuzione a carico del lavoratore:

  • La componente previdenziale del 9,19% scende al 6,19% per coloro che guadagnano meno di 1.923 € al mese;
  • al 7,19% per coloro che non superano i 2.692 € mensili.

In questo modo, entrano in gioco i datori di lavoro, i quali si fanno carico della quota restante, pari al 23,81% per il settore privato e al 24,20% per quello pubblico.

Chi sono i beneficiari del Bonus Contributi

Il Bonus Contributi 2023 rappresenta un’agevolazione fiscale a favore dei lavoratori che percepiscono uno stipendio mensile non superiore a 2.692 €. L’obiettivo è quello di aumentare la percentuale dello stipendio netto di coloro che guadagnano meno, riducendo l’onere fiscale.

La misura prevede uno sgravio fiscale del 0,80% per i primi sei mesi dell’anno e del 2% per la seconda parte, includendo la tredicesima. La Legge di Bilancio 2023 ha confermato la misura, ampliando l’agevolazione con l’introduzione di uno sgravio fiscale al 3% per i lavoratori con uno stipendio mensile inferiore a 1.923 €. Questi lavoratori potrebbero ricevere un aumento in busta paga fino a 57 € al mese.

Chi invece percepisce uno stipendio superiore a 2.692 € non avrà diritto alla riduzione contributiva, rimanendo tassato in busta paga con la solita aliquota del 9,19% per i lavoratori privati e dell’8,80% per i lavoratori pubblici, fatta eccezione per i lavoratori domestici.

Dove trovare la voce del bonus contributi in busta paga

Molti lavoratori potrebbero non aver notato l’incidenza del bonus contributi Inps sulle loro buste paga, poiché l’aumento non è molto significativo. Tuttavia, è importante conoscere come leggere la busta paga e individuare la sezione in cui viene riportato l’importo relativo al bonus.

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Anche se il bonus è stato introdotto a partire da gennaio 2023, l’Inps ha dovuto rilasciare apposite istruzioni operative per permettere ai lavoratori di ricevere il bonus anche per i mesi precedenti.

Solitamente, la sezione del bonus verrà mostrata nella parte inferiore della busta paga dei dipendenti, dove vengono riportati i dettagli delle trattenute per i contributi Inps e per l’Irpef. L’esenzione del 2% o del 3% potrebbe avere diverse diciture, con relativi riferimenti normativi.

Per conoscere ulteriori contributi e aiuti a favore dei lavoratori e delle famiglie, visita la nostra sezione dedicata ai Bonus alle Imprese: Guide e News sui Fondi e gli Aiuti.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.