Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, noto come Italia 2025–2029, prevede importanti novità per il settore scolastico italiano. Tra le riforme incluse, spicca un nuovo modello di reclutamento dei docenti e misure mirate a migliorare la stabilità e la qualità del personale scolastico. Questo piano, attualmente all’esame della Camera dei Deputati, mira a risolvere l’annosa questione del precariato e a rafforzare il sistema educativo nazionale.
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Stabilizzazione e nuovo modello di reclutamento docenti
Uno degli obiettivi principali del piano è la creazione di un sistema di reclutamento più efficiente, riducendo l’eccessivo ricorso ai contratti a termine che ha portato l’Italia a subire una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. A tale scopo, il Governo proseguirà sulla strada tracciata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di concludere entro il 2026 l’assunzione di 70.000 docenti, già avviata con i concorsi previsti dal PNRR. La programmazione di medio termine e ulteriori interventi puntuali mirano ad assicurare continuità didattica e un corpo docente qualificato.
Potenziamento delle competenze e servizi di supporto
Il nuovo modello di reclutamento si inserisce in un piano più ampio di rafforzamento del corpo docente. In questo contesto, il Governo prevede:
- Formazione digitale per il personale scolastico, con l’obiettivo di formare circa 650.000 dipendenti e trasformare 100.000 classi in ambienti di apprendimento digitali entro il 2025.
- Introduzione delle figure di docente tutor e orientatore, per supportare il percorso formativo degli studenti.
- Misure volte a incentivare la mobilità territoriale dei docenti e a facilitare la stabilizzazione dei docenti a tempo determinato.
Programmi Agenda Sud, Agenda Nord e STEM
Per ridurre il divario di competenze tra Nord e Sud e favorire un’educazione più equa, il piano prevede il consolidamento dei programmi Agenda SUD e Agenda NORD, che mirano a combattere la dispersione scolastica e migliorare le competenze professionali degli studenti. Inoltre, il piano punta a potenziare la piattaforma per le competenze STEM, affrontando il divario di competenze tra domanda e offerta nel mercato del lavoro e riducendo il gap di genere nell’occupazione.
Innovazione nell’istruzione tecnico-professionale
Tra le iniziative, spicca anche la riforma dell’ITS Academy e dei campus tecnico-professionali, con l’introduzione del Liceo del Made in Italy. L’obiettivo è quello di creare una formazione allineata con le esigenze delle imprese e delle realtà locali, per facilitare una migliore integrazione tra istruzione e mondo del lavoro.
Internazionalizzazione e Ricerca nelle Università
Infine, il piano intende rafforzare l’attrattività delle università italiane a livello internazionale. Le misure includono borse di studio per percorsi di dottorato, incentivi all’internazionalizzazione degli atenei e un piano per il reclutamento di ricercatori “tenure track” dal 2026, con l’intento di aumentare la competitività e la qualità della ricerca accademica in Italia.
Il Piano di Bilancio 2025–2029 rappresenta una visione ambiziosa per il futuro della scuola italiana, puntando a una maggiore stabilità lavorativa per i docenti, a un incremento delle competenze digitali e a una maggiore collaborazione tra istruzione e imprese. Visita la nostra pagina dedicata a scuola e docenti.