Scopri quanto hai maturato di TFR in busta paga e come calcolarlo

Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una componente fondamentale del pacchetto di benefici per i lavoratori dipendenti. Scoprire quanto si è maturato di TFR è un passo essenziale per pianificare il futuro finanziario. Spesso, a rispondere a questa domanda è la busta paga, un documento che tutti i dipendenti ricevono regolarmente.

Attraverso una circolare recentemente pubblicata il 7 settembre 2023, numero 79, L’INPS ha comunicato importanti dettagli operativi riguardanti una nuova prestazione che è entrata in vigore il 1° febbraio 2023. Questa nuova prestazione è relativa all’anticipo ordinario del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Se desideri approfondire ulteriormente quest’argomento, ti invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato all’anticipo del TFR.

In questo articolo, esploreremo dove guardare all’interno della busta paga per scoprire l’importo maturato.

TFR in busta paga: di cosa si tratta

Il TFR maturato in azienda è il diritto del lavoratore a ricevere una somma di denaro alla cessazione del rapporto di lavoro, come stabilito dal contratto collettivo di riferimento. Questo importo può essere accantonato dall’azienda o investito in un fondo per la pensione complementare, a seconda della scelta del lavoratore. Tuttavia, dal 1° luglio 2018, il TFR non può più essere pagato mensilmente insieme allo stipendio.

In generale, la busta paga fornisce informazioni sia sull’importo di TFR maturato mensilmente che su quello complessivo. Questo rende facile per i dipendenti tenere traccia della loro situazione finanziaria. Vediamo ora dove trovare queste informazioni nella busta paga.

Dove trovare il TFR maturato in busta paga

I cedolini della busta paga possono variare leggermente in base al software utilizzato per la gestione delle paghe. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, sia l’importo del TFR maturato mensilmente che quello complessivo sono indicati. È importante notare che in alcuni cedolini, il TFR complessivo può essere aggiornato solo al 31 dicembre dell’anno precedente, escludendo gli ultimi mesi di lavoro. In tal caso, sarà necessario aggiungere i ratei mensili dell’ultimo anno per calcolare l’importo effettivamente maturato.

Le informazioni relative al TFR si trovano solitamente nella parte inferiore del cedolino, spesso nell’ultima riga, appena sopra la tabella che riepiloga i giorni di lavoro e l’orario. Nella sezione dedicata alle ferie e ai permessi, è possibile trovare la voce “Accant. TFR“, che indica l’importo maturato nel mese di riferimento. L’importo complessivo maturato, insieme alla data di riferimento, può essere situato immediatamente accanto o in fondo alla stessa riga.

È importante notare che gli importi indicati sono al lordo delle tasse, a meno che non sia specificato diversamente. Per determinare l’importo netto, è necessario sottrarre le imposte dovute.

Come scoprire l’importo del TFR se non è Indicato in busta Paga

Se la busta paga fornisce solo un resoconto mensile e omette l’importo complessivo del TFR, è possibile recuperare queste informazioni in modo diverso a seconda della modalità di gestione del TFR. Nel caso in cui il TFR sia accantonato in un fondo pensione, è sufficiente consultare il proprio resoconto per tenersi costantemente aggiornati sull’importo accumulato.

Tuttavia, se il TFR è lasciato in azienda, la situazione è più complicata. L’unico che può fornire queste informazioni è il datore di lavoro, quindi è necessario rivolgersi a lui per ottenere i dettagli desiderati.

Calcolo TFR: come matura il trattamento di fine rapporto

Il TFR si calcola in base all’articolo 2120 del Codice civile. Per ogni anno di servizio, si somma una quota pari all’importo della retribuzione dovuta per quell’anno, divisa per 13,5. Questa divisione è fatta al netto del contributo aggiuntivo, che corrisponde allo 0,50% dell’imponibile previdenziale dell’anno. In pratica, si divide l’imponibile lordo per 13,5.

Calcolare il TFR può sembrare un’operazione matematica semplice, ma la difficoltà sta nel determinare l’imponibile su cui applicare il divisore. La definizione di retribuzione utile ai fini del TFR è piuttosto ampia e varia. Tuttavia, di solito, includerà tutti gli elementi retributivi, compresi straordinari, tredicesime, superminimo e scatti di anzianità. Inoltre, il TFR si accumula anche durante i periodi di assenza per malattia, infortunio e gravidanza.

È importante notare che il TFR maturato è soggetto a rivalutazione periodica per tener conto dell’inflazione e preservarne il valore nel tempo.

Leggi il nostro approfondimento su come calcolare il TFR di un lavoratore dipendente

Valerio Mainolfi

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