Come diventare un Vigile del Fuoco: Guida completa

Esplora il mondo dei Vigili del Fuoco: struttura organizzativa, specializzazioni e requisiti per diventare parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF) rappresenta un pilastro fondamentale per la sicurezza e la protezione delle persone, degli animali e dei beni in Italia. Prima di esplorare le vie per diventare Vigile del Fuoco, è essenziale comprendere la struttura organizzativa e le specializzazioni all’interno di questo corpo istituzionale.

Struttura organizzativa del CNVVF

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresenta un ente istituzionale di natura civile, sottoposto al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno. La sua struttura centrale è articolata tra Direzioni Centrali e Uffici del Dipartimento, mentre sul territorio nazionale si dispone di varie sedi e unità operative.

Le componenti periferiche del Corpo sono organizzate attraverso diverse tipologie di uffici distribuiti sul territorio, tra cui le Direzioni regionali dei Vigili del Fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile, responsabili delle funzioni istituzionali a livello regionale. I Comandi provinciali, a loro volta, gestiscono le attività a livello provinciale, coordinando Distretti, distaccamenti permanenti e volontari, nonché posti di vigilanza che operano sotto la loro giurisdizione.

Specializzazioni nel Corpo dei Vigili del Fuoco

All’interno del CNVVF, le specializzazioni sono molteplici e mirano a coprire un ampio spettro di interventi. Vi sono Reparti e Nuclei speciali dedicati a specifiche attività operative che richiedono personale altamente specializzato e l’utilizzo di mezzi o animali particolari. 

Tra queste specializzazioni, figurano gli Elicotteristi, che forniscono un supporto essenziale alle squadre di terra per raggiungere aree difficilmente accessibili. I Sommozzatori gestiscono situazioni di emergenza legate al rischio acquatico, come incendi a bordo di navi, ricerche in mare e alluvioni. I Portuali intervengono in operazioni di soccorso in mare, a bordo di navi e nei porti. Gli Aeroportuali vigilano sulla sicurezza negli aeroporti nazionali, utilizzando mezzi pesanti per la manovra e l’estinzione degli incendi.

Altri ruoli specializzati includono i Radiometristi, incaricati del rilevamento di radiazioni ionizzanti, i Radioriparatori che si occupano delle apparecchiature di telecomunicazione del CNVVF, il Nucleo Investigativo Antincendi (NIA) impegnato nelle indagini di incendi ed esplosioni, il Nucleo S.A.F. (Speleo-Alpino-Fluviale) per il soccorso in situazioni difficili, il Nucleo NBCR per la gestione di sostanze pericolose e il Nucleo Cinofili, specializzato nella ricerca di persone disperse o sepolte da macerie.

Qualifiche nel Corpo dei Vigili del Fuoco

All’interno del Corpo dei Vigili del Fuoco, è possibile identificare diverse qualifiche, equivalenti ai “Gradi Militari” nelle Forze di Polizia, che delineano la struttura gerarchica dell’organizzazione:

  • Dirigente Generale e Dirigente Generale Capo
  • Dirigente Superiore
  • Primo Dirigente
  • Direttore
  • Ispettore antincendio e Sostituto Direttore antincendio
  • Capo reparto
  • Capo squadra
  • Vigile del fuoco

Seguendo un ordine decrescente, la classificazione delle qualifiche nel contesto delle responsabilità del ruolo dei Vigili del Fuoco si articola come segue:

  • Vigile del fuoco coordinatore
  • Vigile del fuoco esperto
  • Vigile del fuoco qualificato
  • Vigile del fuoco

Funzioni del CNVVF

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha il compito di tutelare l’incolumità delle persone e degli animali, nonché l’integrità dei beni. Tra le numerose attività svolte dal CNVVF, le più rilevanti includono:

  • Prevenzione degli incendi
  • Soccorso acquatico e in montagna
  • Verifiche statiche degli edifici
  • Sicurezza di opere artistiche
  • Certificazione di prodotti o materiali antincendi
  • Controllo della radioattività ambientale
  • Intervento in calamità nazionali ed internazionali
  • Predisposizione di piani nazionali e territoriali di difesa civile
  • Controllo dei rischi derivanti da atti criminosi con armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radioattive.

Come partecipare al concorso per diventare vigile del fuoco

Per coloro che ambiscono a diventare Vigili del Fuoco, il primo passo è essere informati sulle opportunità offerte dal Concorso Vigili del Fuoco, scoprendo tutte le possibilità di carriera disponibili. Il bando viene annunciato tramite un apposito bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale IV serie speciale concorsi ed esami. Tale annuncio è consultabile anche sul sito internet dei Vigili del Fuoco, senza un periodo di pubblicazione regolare.

Ogni bando di concorso prevede una suddivisione dei posti disponibili, alcuni dei quali sono riservati a specifiche categorie, tra cui volontari in ferma breve o in ferma prefissata delle tre forze armate e personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, iscritto negli appositi elenchi da almeno 3 anni e con almeno 120 giorni di servizio effettuati.

Per partecipare al concorso e intraprendere la carriera di Vigile del Fuoco, è necessario compilare la domanda di partecipazione esclusivamente online sul sito dei Vigili del Fuoco. La compilazione della domanda deve seguire attentamente le istruzioni fornite dal sistema automatizzato e dallo stesso Bando di Concorso. I requisiti necessari per partecipare al Concorso Vigili del Fuoco devono essere soddisfatti entro la scadenza indicata nel bando di concorso. 

Le fasi del concorsi per diventare un Vigile del fuoco

Il percorso del Concorso per l’ingresso nei Vigili del Fuoco comprende diverse fasi:

  • Prova preselettiva: una serie di domande a risposta multipla di natura logico-deduttiva e analitica, basate su argomenti studiati durante il percorso di istruzione obbligatoria.
  • Prova motorio-attitudinale: articolata in tre moduli volti a valutare la capacità pratica, la forza, l’equilibrio, la coordinazione, la reazione motoria, l’acquaticità e l’attitudine specifica per svolgere il ruolo di Vigile del Fuoco.
  • Valutazione dei titoli di merito: un esame che tiene conto delle qualifiche e delle esperienze professionali dei candidati.
  • Accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica ed attitudinale: questa fase prevede esami clinici generali, prove strumentali e di laboratorio (anche di tipo tossicologico), nonché eventuali esami e test neuropsicodiagnostici al fine di garantire che i candidati soddisfino i requisiti fisici, psicologici e attitudinali necessari per svolgere il ruolo.

Quanti anni ci vogliono per diventare vigile del fuoco

Dopo aver superato con successo tutte le prove, si acquisisce il titolo di Allievi Vigili del Fuoco e si ottiene l’ammissione al Corso di Formazione della durata di un anno, suddiviso in due fasi di addestramento:

  • La prima fase, che dura 9 mesi, coinvolge la formazione di base presso la scuola designata.
  • La seconda fase, della durata di 3 mesi, comprende l’applicazione pratica presso i comandi provinciali dei Vigili del Fuoco o altri uffici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Sbocchi di carriera

Nel contesto delle responsabilità dei Vigili del Fuoco, la progressione da una qualifica inferiore a quella superiore avviene attraverso una promozione “a ruolo aperto”, seguendo l’ordine di ruolo. Tale promozione è attribuita a coloro che, alla data dello scrutinio, hanno accumulato almeno 5 anni di effettivo servizio nella qualifica inferiore.

Diventare vigile del fuoco volontario

I cittadini interessati a diventare volontari possono presentare la loro domanda al Comando provinciale di residenza o al Comando dei Vigili del Fuoco della provincia limitrofa, se desiderano prestare servizio in tale provincia. Una visita medica preliminare presso il Comando Provinciale è successiva a tale richiesta, seguita da un esame medico ulteriore presso una struttura convenzionata.

Al completamento degli esami e delle visite richieste, la documentazione viene inviata al Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile. Attraverso un decreto ministeriale, il candidato sarà ufficialmente nominato Vigile Volontario e sarà ammesso a partecipare a un corso di formazione della durata di 120 ore presso il Comando provinciale di competenza. Al superamento dell’esame finale, acquisirà pienamente lo status di Vigile del Fuoco Volontario.

Limiti di età e requisiti fisici

Per diventare vigile del fuoco volontario, è necessario possedere il diploma di istruzione secondaria di primo grado, ossia la licenza media.

Esistono limiti di età? Sì, è possibile presentare la domanda per diventare vigile del fuoco volontario se si rientra nella fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Quali sono gli altri requisiti? Oltre al possesso del diploma, per diventare vigile del fuoco volontario è richiesto il godimento dei diritti civili e politici, un comportamento incensurabile e la residenza in un comune della provincia che ospita il comando per cui si desidera iscriversi. È comunque possibile richiedere l’assegnazione presso un distaccamento situato in una provincia limitrofa a quella di residenza.

Quali devono essere i requisiti fisici? I candidati devono soddisfare specifici requisiti psicofisici e attitudinali per accedere al personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Questi includono:

  • Sana e robusta costituzione fisica e piena integrità psichica.
  • Altezza non inferiore a 1,62 metri.
  • Peso corporeo compreso nei limiti stabiliti dalla formula I.M.C. (Indice di Massa Corporea), calcolato come rapporto tra peso corporeo (in chilogrammi) e altezza (in metri).
  • Visione cromatica normale, valutata attraverso la corretta percezione dei colori fondamentali.
  • Normalità del campo visivo e della motilità oculare.
  • Acutezza visiva adeguata.
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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.