Bonus Mobili confermato per il 2025: guida alle detrazioni, ai requisiti e alle novità

Il Bonus mobili continua a brillare, confermato anche per il 2025 con la possibilità di detrarre il 50% delle spese fino a un massimo di 5.000 euro. Nonostante le preoccupazioni di una sua eventuale cancellazione, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato durante la conferenza stampa post-approvazione della Manovra che il bonus sarà attivo anche l’anno prossimo. Questo rappresenta un’importante opportunità per chi desidera ristrutturare e arredare la propria casa senza pesare troppo sul bilancio familiare.

Un aiuto per ristrutturare senza spese eccessive

Il Bonus mobili, inizialmente previsto per essere eliminato, consente di recuperare il 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a un immobile in ristrutturazione. Questa misura offre un significativo supporto economico a chi sta investendo nella propria abitazione, permettendo di acquistare arredi di qualità come divani, letti e cucine senza dover rinunciare alla qualità.

Le regole del gioco nel 2025

Per usufruire della detrazione del 50% offerta dal bonus mobili, è fondamentale che i mobili o gli elettrodomestici acquistati siano destinati a un immobile sottoposto a ristrutturazione. Non solo gli arredi, ma anche gli elettrodomestici possono beneficiare del bonus, a condizione che rispettino criteri di efficienza energetica elevata. La detrazione sarà suddivisa su dieci anni e si applicherà a tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.

La prospettiva delle ristrutturazioni

È importante notare che il Bonus mobili non è una misura permanente; la sua esistenza è garantita dalla Legge di Bilancio annualmente. Pertanto, chi desidera approfittarne deve farlo entro il 31 dicembre 2025, mentre il bonus per le ristrutturazioni rimarrà in vigore anche senza ulteriori interventi normativi.

Le differenze tra prima e seconda casa

Per quanto riguarda le ristrutturazioni, la detrazione al 50% è confermata per le prime case, mentre per le seconde case scende al 36%. Questa differenziazione riflette la strategia del governo di limitare le agevolazioni fiscali per gli investimenti immobiliari non residenziali. Si prevede una progressiva riduzione del bonus per le seconde case fino al 2027, quando l’aliquota scenderà ulteriormente.

Cambiamenti nei limiti di spesa detraibile

A partire dal 2025, il Bonus mobili e gli incentivi correlati saranno soggetti a un nuovo limite complessivo per le spese detraibili. Questo limite sarà influenzato da variabili come il numero di figli e il reddito familiare, introducendo un sistema di “quoziente familiare”. Tuttavia, le spese già sostenute non verranno incluse nel nuovo plafond, garantendo così che chi ha già avviato lavori non subisca penalizzazioni sulle future detrazioni.

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