Il Fondo Morosità Incolpevole 2024 rappresenta un’ancora di salvezza per i cittadini che incontrano difficoltà nel regolare pagamento dell’affitto a causa di avversità economiche impreviste. Gli enti locali, sotto la gestione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mettono a disposizione contributi significativi fino a 12.000 euro.
Creato per supportare inquilini impossibilitati a far fronte al canone di locazione e, di conseguenza, soggetti a potenziali atti di sfratto, il Fondo si costituisce come un vero e proprio “bonus affitto” per i più bisognosi. La morosità, considerata incolpevole, si verifica quando l’ineluttabile situazione economica colpisce le famiglie portandole alla perdita o riduzione notevole del reddito.
Il contributo è indirizzato agli inquilini con:
Alcuni criteri possono influire positivamente sulla concessione del contributo, come la presenza nel nucleo familiare di anziani, minori, persone con invalidità significativa o soggetti già seguiti dai servizi sociali.
Per accedere al Fondo, gli interessati dovranno attendere la pubblicazione dei bandi specifici da parte del proprio Comune di residenza. È consigliabile monitorare i siti istituzionali delle amministrazioni locali per tutte le informazioni relative a termini e modalità di presentazione delle domande.
Il finanziamento ottenuto deve essere obbligatoriamente destinato al pagamento del canone di locazione dell’abitazione. Il processo di distribuzione dei fondi avviene attraverso un decreto ministeriale che assegna le risorse agli Enti locali, i quali, a loro volta, emettono specifici bandi per gli inquilini morosi incolpevoli.
Il contributo può raggiungere la somma massima di 12.000 euro per beneficiario, a seconda delle disponibilità finanziarie destinate a ogni Regione e, di conseguenza, a ogni Comune.
Oltre al Fondo Morosità Incolpevole, esistono varie forme di sostegno per chi si trova in affitto, come le detrazioni fiscali riconosciute presentando il modello 730 del 2024. Per scoprire tutte le possibilità, è utile consultare le guide apposite o rivolgersi agli organi competenti.
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