Costi nascosti in bolletta | La riga che paghi senza accorgerti: li chiamano “oneri di sistema” ma pesano tantissimo
Bolletta (Pexels) - Circuitolavoro
Molti pensavano fossero spariti, ma gli oneri di sistema continuano a pesare sulle bollette di luce e gas: una voce poco visibile ma ancora attiva, che incide in modo significativo sul costo finale per famiglie e imprese.
Dopo mesi di agevolazioni e sospensioni temporanee, gli oneri di sistema sono tornati stabilmente nelle bollette energetiche. Si tratta di costi che non riguardano direttamente il consumo, ma servono a finanziare attività generali del sistema elettrico, come gli incentivi alle energie rinnovabili, la manutenzione delle reti e il sostegno a categorie svantaggiate. Anche se il prezzo dell’energia è sceso, questa voce è rimasta, e in molti continuano a pagarla senza accorgersene.
Le analisi condotte da Altroconsumo mettono in evidenza come la voce “oneri di sistema” rappresenti una parte non trascurabile della spesa complessiva. La sua presenza in bolletta è obbligatoria per tutti gli utenti, anche per chi ha scelto il mercato libero, e il suo importo varia in base ai consumi e alla tipologia di contratto. È una componente fissa e ricorrente, che non scompare nemmeno quando il costo della materia prima cala.
Da dove vengono e perché non si vedono chiaramente
Gli oneri di sistema sono nati per coprire costi collettivi legati al funzionamento della rete e agli obiettivi energetici nazionali. Nel tempo, però, sono diventati un contenitore complesso di voci diverse, spesso difficili da comprendere. Anche se le bollette di nuova generazione dovrebbero essere più trasparenti, la collocazione degli oneri tra le voci tecniche li rende poco visibili agli occhi del consumatore medio.
In particolare, una parte di questi costi serve a finanziare la dismissione delle centrali nucleari, la messa in sicurezza del territorio e alcune agevolazioni tariffarie. Non sono quindi costi “invisibili” in senso tecnico, ma spese condivise che ogni utente paga per il funzionamento del sistema. Il problema, sottolineano le associazioni dei consumatori, è che la comunicazione in bolletta spesso non distingue chiaramente tra ciò che dipende dal consumo reale e ciò che deriva da obblighi normativi.

Come capire quanto paghi e cosa puoi fare
La voce che rivela la presenza degli oneri di sistema è solitamente indicata nella sezione “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”, accompagnata da sigle o percentuali poco intuitive. Chi vuole conoscere l’incidenza precisa può consultare la sezione di dettaglio della bolletta o usare i calcolatori online messi a disposizione da ARERA e dalle principali associazioni di tutela dei consumatori. In molti casi, gli oneri rappresentano fino al 20% della spesa complessiva per la luce e oltre il 10% per il gas.
Per ora non esiste un modo per eliminarli, ma si può almeno ridurne l’impatto scegliendo contratti più convenienti o con quote fisse più basse. Altroconsumo consiglia di confrontare periodicamente le offerte del mercato libero e di verificare eventuali agevolazioni previste per le famiglie con ISEE basso o per chi utilizza apparecchiature mediche a domicilio. In attesa di una riforma strutturale del sistema, l’unica vera difesa resta la consapevolezza: leggere la bolletta riga per riga è il modo più efficace per capire dove finiscono davvero i soldi dell’energia.