Dichiarazione Redditi 2025: come funziona con i prestiti e quali vanno dichiarati

Il prestito e la sua collocazione nel Modello 730 (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
Vi siete mai chiesti come funziona con i prestiti e quali vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi 2025? Non tutti ne erano a conoscenza.
Siamo in periodo “dichiarazione dei redditi” ed è fondamentale che il cittadino compili in maniera corretta ogni quadro e che consegni tutti i documenti necessari affinché i calcoli possano essere svolti in maniera corretta.
Infatti bisogna essere a conoscenza di quali spese bisogna inserire e quali no e l’importanza di inserire i vari redditi del proprio nucleo finanziario, per evitare di essere accusati di evasione fiscale.
Il modello 730 come in molti sanno, è principalmente destinato a lavoratori dipendenti e pensionati, visto che gli autonomi devono compilare il modello unico, e ci sono tre strade da poter compiere: compilarlo da solo in autonomia, mediante la versione precompilata presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, farsi seguire da un Caf oppure da un commercialista.
A prescindere dalla modalità scelta in molti si sono chiesti come funziona per i prestiti e soprattutto se vanno inseriti o meno nella dichiarazione dei redditi 2025. Facciamo chiarezza in merito.
Quali redditi inserire nella dichiarazione dei redditi
Com’è noto, nella dichiarazione dei redditi bisognerà presentare i redditi percepiti nell’anno precedente, ma non tutti vanno inseriti, per questo bisogna fare una netta distinzione, come possiamo leggere da idealista.it, in base a cosa inserire e cosa no. Dunque sono inclusi nel gruppo dei redditi esenti: gli assegni familiari; le pensioni di invalidità e inabilità INPS; la rendita INAIL; le borse di studi; gli assegni di maternità per le donne non lavoratrici e così via.
Abbiamo poi i redditi soggetti a imposta sostitutiva: inclusi gli interessi su conti correnti e depositi bancari; gli interessi sui buoni postali fruttiferi e le plusvalenze e interessi su titoli di Stato. Poi i redditi già tassati alla fonte, come le vincite al gioco e i trattamenti di fine rapporto e infine le donazioni e liberalità, che includono quindi le somme di denaro che vengono ricevute a titolo gratuito che non costituiscono reddito imponibile, anche se dopo certe soglie bisogna comunque versare un’imposta per le donazioni. E i soldi del prestito dove rientrano?
Dichiarazione dei redditi: come funziona con il prestito
Capito quindi come funziona per i redditi da inserire nella dichiarazione dei redditi 2025, in molti si sono quindi chiesti come inserire i soldi ricevuti tramite prestito? Come possiamo leggere da idealista.it, la risposta è negativa, visto che il denaro percepito da un finanziamento o da un prestito tra privati, non si aggiunge al reddito personale. Infatti, un prestito non è un guadagno ma un anticipo di qualcosa che prevede obbligatoriamente di essere poi restituito, quindi rappresenta un’entrata temporanea e non definitiva.
Ci sono alcune casistiche poi che prevedono anche una sorta di detrazione sul modello 730 per i prestiti, ma fareste comunque meglio a informarvi al patronato o dal commercialista. Prima di chiudere ricordatevi che un prestito potrebbe invece avere effetti differenti quando richiedete l’ISEE, in quanto la giacenza del vostro conto, seppure irreale o magari temporanea, presenta comunque un importo maggiore rispetto a quello che magari avete sempre voi a disposizione nella normalità.