ISEE, il nuovo anno bussa | Novembre è il mese furbo per aggiornare tutto: lo fai ora e sei a posto per tutto l’anno

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Con l’avvicinarsi del 2025, CAF e INPS ricordano che per continuare a ricevere bonus, agevolazioni e prestazioni sociali è necessario aggiornare l’ISEE entro gennaio: farlo già a novembre è la mossa più conveniente.

Ogni anno l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente deve essere rinnovato per consentire a famiglie e cittadini di accedere alle agevolazioni collegate al reddito. L’ISEE 2025 si basa sui redditi del 2023 e sul patrimonio aggiornato al 31 dicembre 2024. Chi non presenta la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro gennaio rischia la sospensione automatica di molte prestazioni, come assegno unico, bonus bollette, agevolazioni universitarie e tariffe sociali. È per questo che novembre diventa il mese “furbo”: anticipare la pratica evita code e rallentamenti di inizio anno.

Secondo le indicazioni diffuse dal CAF CISL, conviene rivolgersi con anticipo ai centri di assistenza fiscale o utilizzare i servizi online INPS per la compilazione autonoma. La piattaforma consente di importare in automatico gran parte dei dati già presenti nelle banche dati fiscali e anagrafiche, semplificando la procedura. In caso di errori o cambiamenti di nucleo familiare, è sempre possibile presentare una nuova DSU correttiva nel corso dell’anno, ma solo la prima versione depositata vale per la decorrenza dei benefici.

Le novità 2025 e i controlli più severi

Per il 2025 l’INPS introduce alcune semplificazioni, ma anche verifiche più puntuali sui dati patrimoniali. Grazie all’incrocio automatico con le banche e l’Agenzia delle Entrate, eventuali incongruenze su conti correnti, depositi o immobili saranno individuate in tempo reale. Viene inoltre rafforzato il controllo sui redditi esteri e sulle giacenze medie, che devono essere dichiarate anche per conti dormienti o conti cointestati. Chi omette informazioni rischia la revoca dei benefici e la restituzione delle somme percepite indebitamente.

Un’altra novità riguarda le prestazioni universitarie: gli studenti fuori sede dovranno indicare con precisione il domicilio e l’affitto sostenuto, mentre per i nuclei monoparentali il sistema prevede nuove soglie di equivalenza più favorevoli. Restano confermate le differenze tra ISEE ordinario, minorenni, corrente e sociosanitario, con la possibilità di aggiornare l’indicatore in corso d’anno se si verifica una variazione di reddito superiore al 25% rispetto a quello dichiarato.

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Perché novembre è il mese giusto per muoversi

Presentare l’ISEE già a novembre consente di avere il documento pronto per l’inizio dell’anno e di evitare interruzioni nei pagamenti di assegni o bonus. Molte prestazioni, infatti, vengono erogate mensilmente e la loro continuità dipende dall’attestazione aggiornata. Anticipare la pratica permette anche di correggere eventuali errori prima che l’INPS elabori i nuovi calcoli di gennaio.

Il CAF CISL ricorda che la documentazione necessaria comprende codice fiscale di tutti i componenti del nucleo, documento d’identità, redditi, giacenze bancarie e immobili posseduti. Con questi dati, la DSU può essere elaborata in pochi minuti. L’INPS, da parte sua, invita a utilizzare il portale online per ridurre le attese agli sportelli. Fare l’ISEE con un mese di anticipo significa iniziare il 2025 senza sorprese: pratiche già validate, bonus confermati e nessuna corsa dell’ultimo minuto.