Ghiaccio nelle bibite: scatta l’allarme nei fastfood dopo un esperimento sconvolgente

Ghiaccio nelle bibite

Ghiaccio nelle bibite (Fonte: Canva)- www.circuitolavoro.it

Dopo questo esperimento è scattato l’allarme nei fastfood in merito al ghiaccio nelle bibite.

La Società è cambiata rispetto a quella di decenni e decenni fa, dove i nostri nonni o bisnonni si preparavano tutto da soli, perfino il pane e dove raramente andavano a mangiare al ristorante, essendo un lusso più che un’azione abituale come oggi.

Poi negli anni le cose sono cambiate, arrivando agli anni attuali dove ormai troviamo cibo già pronto nei ristoranti, nei supermercati, nelle rosticcerie, nelle gastronomie e così via. In molti casi è possibile anche gustare cibi internazionali, tipici di altri Stati.

Visto tutto ciò, è sbagliato vedere tutto in bianco e nero, in quanto ci sono moltissime sfaccettature di colore da tenere in considerazione. Ogni volta che mangiamo qualcosa, che sia genuino o acquistato industrialmente o anche che provenga da ristoranti di qualunque ordine, corriamo il rischio di ingerire germi e batteri, perché sta tutto nel modo in cui il prodotto è stato prodotto, conservato e distribuito.

A dimostrazione di tutto ciò, c’è questo recente esperimento sconvolgente che ha portato alla luce una realtà allarmante. Ecco che cos’è emerso dal ghiaccio nelle bibite dei fastfood.

Lo studio svolto sul ghiaccio nelle bibite

Premettiamo che non tutti i fastfood, così come non tutti i ristoranti, o i cibi acquistati dal contadino e ancora quelli industriali sono pericolosi, in quanto c’è chi segue le regole di sicurezza e igiene in maniera scrupolosa e chi purtroppo non lo fa. A prescindere da tutto, questo recente studio che hanno riportato da greenme.it, condotto da una studentessa di 12 anni ha generato scalpore. Lo studio è stato svolto da Jasmine Roberts, una studentessa di 12 anni della Florida, la quale ha analizzato i campioni di ghiaccio di cinque ristoranti della sua zona e l’acqua dei WC.

La studentessa ha portato avanti il suo studio supportata da un laboratorio universitario e dall’aiuto del fratello maggiore che è già noto per aver affrontato esperimenti, discussi poi alle fiere scientifiche. Proseguite nella lettura e vi diremo che cos’è emerso dal suo studio.

Lo studio sul ghiaccio nelle bibite
Lo studio sul ghiaccio nelle bibite (Fonte: Canva) – www.circuitolavoro.it

I risultati dell’esperimento

Come vi dicevamo, Jasmine Roberts, studentessa di 12 anni della Florida ha condotto un esperimento, analizzando il ghiaccio nelle bibite di 5 fastfood della sua zona, comparandoli con l’acqua dei vari WC. Da come riportano da greenme.it, sarebbe emerso che nel 70% dei casi il ghiaccio era più contaminato, rispetto all’acqua del bagno e che in alcuni campioni erano presenti addirittura batteri E.coli, “un microrganismo associato a contaminazione fecale e a gravi infezioni intestinali”.

Il paradosso in tutto questo è come l’acqua del WC sia risultata più pulita, un fatto allarmante che ha spinto a diversi ristoranti a rivedere le pratiche igieniche sia dei macchinari che dei dipendenti, durante la manipolazione dello stesso.