Ci sono probabilmente poche esperienze al mondo che hanno una portata sconvolgente quanto la nascita di un figlio all’interno della vita di un essere umano. Un bambino influenza dinamiche individuali e relazionali, ha il potere di far cambiare ritmi, abitudini, modi di essere e di agire, può spostare equilibri sbilanciandoli o riassestandoli.
Si tratta di un’avventura emozionante e complessa e che, a differenza di altri cambiamenti che apportiamo alla nostra vita, non ha una vera e propria fine. Certo, dalla nascita fino alla maggiore età c’è un impegno anche economico dietro alla gestione di un figlio decisamente non di poco conto: per questo il Governo ha deciso di dare un’ulteriore impulso per l’anno 2016, mettendo a disposizione dei neogenitori un bonus babysitter di 600 euro al mese
Il bonus babysitter è stato lanciato in via sperimentale nel 2012, come appendice della riforma Fornero. Il risultato? Dei 20 milioni stanziati per finanziare questi voucher ne sono stati impiegati unicamente 5; per questo il Governo ha annunciato che per l’anno 2016 il voucher babysitter passerà da 300 a 600 al mese, per utilizzare i fondi non impiegati. Il voucher babysitter consiste dunque nell’erogazione, da parte dell’INPS, di 600 euro netti al mese per coprire le spese di una babysitter o la retta di un asilo nido, al termine del congedo obbligatorio di maternità.
Per poter richiedere il voucher babysitter, è necessario che le mamme siano parte delle seguenti categorie:
- lavoratrici dipendenti pubbliche o private
- lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS
- libere professioniste iscritte ad INPS
- lavoratrici autonome e imprenditrici non iscritte alla gestione separata