Equitalia, da gennaio 2017 parte il maxi condono: come funziona e chi ne beneficia?
La cosiddetta Sanatoria Equitalia, ovvero il disegno legge sulla rottamazione dei ruoli, procede il suo iter istituzionale. Pare infatti che sia stato affidato alla 6° Commissione permanente del Senato. Scopo della sanatoria, attesa da molti, sarà la possibilità di saldare i propri debiti con Equitalia in modo graduale, senza l’applicazione di interessi o penali; inoltre cancellerà parte del debito diventato insostenibile.
Se la nuova norma appare vantaggiosa per i contribuenti, lo sarà ancor più per lo Stato, il quale potrà recuperare una buona parte di quanto non riscosso.
In queste ultime ore si sta parlando molto di una nuova legge che dovrebbe prevedere la sanatoria per tutti i debiti con Equitalia. Quanto c’è di vero in tutto questo? In realtà esiste veramente una legge in esame al Senato riguardante i debiti con Equitalia, ma non si tratta né di unasanatoria né di un vero e proprio condono.
Infatti, la nuova legge non annullerà il debito con Equitalia, ma permetterà ai cittadini di pagarlo in modo graduale senza interessi e sanzioni. Inoltre, in alcuni casi, una parte del debito con Equitalia diventato ormai insostenibile viene cancellato.
Destinatari del provvedimento saranno i contribuenti in difficoltà finanziaria, sia grave che momentanea. Alla prima categoria appartiene chi ha un debito, iscritto a ruolo, costituito per oltre il 50% da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2010; alla seconda, chi ha debito, iscritto a ruolo, costituito per oltre il 50% da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2012.
Il decreto tutelerà sia i comuni cittadini, sia i lavoratori autonomi e le imprese.
Ai soggetti in difficoltà finanziaria, il decreto darà la possibilità di usufruire di un piano di rientro, che dovrà essere obbligatoriamente accettato da Equitalia. Tale piano dovrà includere una rateizzazione e potrà prevedere uno stralcio di parte del dovuto.
Per contribuenti in grave difficoltà, il piano prevederà
- pagamento integrale dell’Iva dovuta
- pagamento integrale dei contributi dovuti
- pagamento del 75% dei tributi
- stralcio integrale delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio di riscossione.
Per i contribuenti in momentanea difficoltà, il piano è lo stesso, ma lo stralcio tributi si limiterà al 5%.
A differenza di quanto accade oggi, dopo che la nuova legge verrà approvata Equitalia sarà obbligata ad accettare il piano di rientro.
Nel dettaglio, l’intera proposta di rateazione del debito dovrà essere notificata per via telematica (tramite posta certificata, PEC) dall’agente della riscossione, non oltre il 30 aprile 2017. Naturalmente, questa scadenza verrà confermata solamente nel caso in cui la legge verrà approvata entro il 2016. Successivamente Equitalia trasmetterà tale proposta all’Agenzia delle Entrate e all’INPS, entro e non oltre il 31 maggio dello stesso anno. Infine, il contribuente, entro il 31 luglio, dovrà comunicare tramite PEC la propria accettazione ad Equitalia.