Riguarda un milione e 200 mila dipendenti pubblici, di cui più di 850mila insegnanti, il nuovo accordo sui contratti scolastici, stipulato tra Ministero e organizzazioni sindacali lo scorso 11 novembre e che presenta alcune novità sostanziali.
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Il personale interessato
L’intesa concerne tutto il personale statale – insegnanti e personale ATA di istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali – che abbiano un rapporto lavorativo a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente dalle amministrazioni del comparto ‘Istruzione e Ricerca’ dell’articolo 5 del Contratto Collettivo Nazionale Quadro – CCNQ.
Cosa prevede l’accordo
Il rinnovo del contratto nella scuola, in attesa della firma del nuovo CCNL 2022-2024, prevede non solo un aumento dello stipendio, ma anche il pagamento degli arretrati maturati da gennaio 2019 a dicembre 2022. Saranno 100 milioni di euro a essere destinati alla retribuzione ausiliaria per l’anno 2022: 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale ATA.
Aumento e arretrati: quando verranno erogati
L’aumento dello stipendio e gli arretrati verranno erogati inoltro al 15 dicembre e percepiti entro il 25 dello stesso mese. Per quanto riguarda gli arretrati, la quota incassata dipenderà dal singolo lavoratore e oscillerà tra i 2.000 e i 3.000 euro.