A partire dal 15 dicembre 2023, inizieranno i pagamenti per i beneficiari dell’Assegno Unico. Tuttavia, coloro che avranno diritto al primo accredito dell’Assegno Unico per i Nuclei Familiari (AUU) dovranno pazientare fino alla fine del mese successivo rispetto alla data di presentazione della domanda all’INPS.
Esaminiamo, nel dettaglio, le date specifiche e altre informazioni relative ai pagamenti.
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Pagamento dell’Assegno Unico dicembre 2023
L’Assegno Unico Universale per figli a carico viene erogato dall’INPS alla fine dell’anno, precisamente nella fascia temporale tra la seconda e la terza settimana di dicembre. Coloro che hanno presentato la domanda nei mesi di gennaio e febbraio riceveranno il pagamento in questo periodo. Per quanto riguarda coloro che hanno presentato la domanda entro novembre, il pagamento avverrà entro la fine del mese, ma senza il versamento di arretrati.
A chi spetta l’Assegno Unico
Disciplinato dal Decreto legislativo numero 230 del 29 dicembre 2021, l’Assegno Unico è stato istituito a partire dal 1° marzo 2022. Questo beneficio è destinato a coloro che hanno la responsabilità genitoriale, coprendo diverse situazioni:
- Per ogni figlio minorenne a loro carico.
- Per i neonati, a partire dal settimo mese di gravidanza.
- Per ogni figlio maggiorenne a carico, nelle circostanze specifiche, fino al compimento dei ventuno anni.
- Per ogni figlio con disabilità a loro carico, senza limiti di età.
L’importo erogato mensilmente dall’INPS dipende dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) del nucleo familiare, con l’aggiunta di alcuni incrementi. Poiché si tratta di un beneficio universale, l’Assegno Unico è garantito anche in assenza di ISEE. Tuttavia, in questo caso, vengono erogati solo gli importi minimi stabiliti dalla normativa, gli stessi importi assegnati a coloro con un ISEE superiore a 43.240,00 euro.
Calcolo dell’Assegno Unico
Per calcolare l’importo teoricamente spettante dell’Assegno Unico, è sufficiente inserire le seguenti informazioni:
- Composizione del nucleo familiare, includendo il numero di figli, la loro età e eventuali disabilità.
- Importo presunto ISEE. Chi non presenta l’attestazione viene considerato al di sopra della soglia di reddito di 43.240 euro ai fini degli importi e delle eventuali maggiorazioni spettanti.
L’importo dell’Assegno Unico può variare, con la rivalutazione da febbraio 2023:
- Per ogni figlio minorenne, va da un massimo di 189 a un minimo di 54 euro al mese.
- Per i maggiorenni, va da 92 euro a 27 euro al mese, con la rivalutazione ISTAT.
- Per ogni figlio disabile a carico, ci sono maggiorazioni differenziate in base al grado di disabilità.
Per i nuclei con figli disabili, sono previste soglie maggiorate in base all’ISEE del nucleo familiare. Inoltre, è stata introdotta una nuova maggiorazione nel 2023 per il primo anno di vita del bambino, con importi variabili in base all’ISEE.
Sono previste anche maggiorazioni specifiche per nuclei numerosi, famiglie bi-reddito, vedovi da non più di 5 anni e madri sotto i 21 anni.
L’Assegno Unico spetta anche a chi non presenta la DSU e, quindi, è privo di attestazione ISEE valida. Tuttavia, ciò comporta una potenziale penalizzazione sull’importo del sussidio, che viene calcolato come se il nucleo familiare si collocasse al di sopra della soglia massima di 43.240 euro.
Per coloro che presentano la domanda senza ISEE, l’Assegno viene erogato nella misura minima, equivalente alla fascia di reddito ISEE pari o superiore a 43.240 euro.
Come richiederlo
Ogni anno, a partire dal primo gennaio, è possibile presentare telematicamente all’INPS la domanda per l’Assegno Unico, con erogazione prevista da marzo fino a febbraio dell’anno successivo. La richiesta può essere inviata da uno solo dei genitori, mentre l’altro ha la facoltà di modificare la scelta di pagamento effettuata dal primo richiedente, in tutti i casi in cui è prevista una quota paritaria di sussidio, come stabilito dalla legge.
Le istruzioni dettagliate sono fornite nel messaggio INPS del 31 dicembre 2021, n. 4748. Chi detiene un Assegno attivo fino a febbraio 2022 avrà il rinnovo automatico per l’Assegno Unico 2023, che inizia da marzo.
Le modalità di presentazione della domanda online includono:
- Utilizzo del portale INPS con SPID di secondo livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
- Contatto con il Contact Center Integrato, ai numeri verde 803.164 o 06 164.164.
- Rivolgersi agli Istituti di Patronato.
Durante la compilazione della domanda, il richiedente può selezionare l’opzione desiderata tra tre scelte:
- Richiedere l’intero importo dell’assegno in qualità di richiedente, concordando con l’altro genitore.
- Chiedere che l’importo dell’assegno sia diviso equamente al 50% tra i due genitori, dichiarando di essere stato autorizzato dall’altro genitore per la modalità di pagamento della sua quota.
- Richiedere che l’importo dell’assegno sia diviso equamente al 50% tra i due genitori e, in assenza di accordo, indicare solo le modalità di pagamento per la propria quota di assegno.
Il secondo genitore ha la facoltà di modificare questa scelta accedendo alla stessa domanda tramite il proprio account INPS, richiedendo l’accredito del proprio 50% spettante in modo autonomo. In sintesi, il primo genitore compila la domanda esprimendo la scelta di pagamento, mentre il secondo genitore può successivamente accedere alla domanda per apportare modifiche alla scelta effettuata.
Date importanti da ricordare
Per essere maggiormente precisi, a dicembre del 2023, l’Assegno Unico sarà erogato dopo la metà del mese, precisamente tra l’18 e il 20 dicembre, per coloro che già ne sono beneficiari. Nel caso in cui siano state apportate modifiche o se la domanda è stata presentata successivamente, l’accredito avverrà alla fine del mese successivo rispetto a quello di presentazione dell’istanza.
Per ulteriori dettagli su “Assegno Unico 2024: novità sugli aumenti per i beneficiari” visita il sito di Circuito Lavoro e la sezione dedicata alle news.