Assegno unico per ogni figlio, gli aumenti: cosa cambia da febbraio

La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto nuove modifiche agli importi che spettano alle famiglie beneficiare dell’Assegno Unico e universale con figli di età compresa tra zero a tre anni e con tre o più figli a carico: cosa cambia da febbraio.

In vista dell’obiettivo di adeguare automaticamente l’importo dell’Assegno Unico per ogni figlio al fenomeno dell’inflazione, da febbraio l’INPS pagherà il suddetto contributo con gli importi aggiornati. Si tratta di una diretta conseguenza delle recenti trasformazioni indotte dalla prima manovra del governo Meloni.

Di seguito, riportiamo tutte le novità per il 2023 introdotte per i beneficiari dell’Assegno Unico e Universale.

Assegno Unico: cosa cambia nel 2023

La Legge di Bilancio 2023 introduce una serie di trasformazioni nelle modalità di valutazione degli importi che spettano alle famiglie beneficiarie di assegno Unico e universale con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, con la presenza di almeno un figlio in età compresa tra uno e tre anni. Nello specifico, per il 2023 si prevede l’introduzione di diverse modifiche:

  • l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell’importo attuale (100 euro).
  • l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
  • l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.

Negli ultimi casi, pertanto, l’importo dell’assegno, invece di oscillare tra 50 e 175 euro, avrà come minimo 75 e come massimo 262,50 euro (perché a un Isee di 40mila euro corrisponde oggi l’importo di 50 euro per il figlio minorenne).

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La nuova Legge di Bilancio propone interventi a favore anche dei nuclei familiari con figli disabili, consentendo la corresponsione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti durante il 2022.

Gli aumenti 

La rivalutazione dell’aumento degli importi spettanti per l’assegno Unico, definito a norma di legge, seguirà le modalità operative a partire da febbraio 2023, previo il diritto a eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023.

In attesa del decreto ministeriale in arrivo entro la metà di gennaio, la relazione tecnica al disegno di Legge di Bilancio già fornisce una precisazione circa l’importo stabilito, perché ipotizza la cifra massima della maggiorazione in 94 euro mensili. A questo importo si arriva applicando una rivalutazione del 7,3% (la stessa già usata per le pensioni) a 87,5 euro (l’incremento del 50% sulla base del valore massimo di Auu attuale).

È stato infine determinato l’aumento di 120 euro della maggiorazione che spetta alle famiglie con Isee non superiore a 25mila euro che nel 2021 hanno percepito l’assegno per il nucleo familiare.

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Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.