Aumento pensioni ottobre 2024: nuovi importi e benefici per i pensionati italiani

Scopri gli aumenti delle pensioni di ottobre 2024: chi ne beneficerà, i nuovi importi stabiliti dall'INPS e le date di pagamento. Tutte le novità sulla rivalutazione pensionistica.

A partire da ottobre 2024, milioni di pensionati italiani riceveranno un incremento nei loro assegni previdenziali, grazie all’adeguamento annuale legato all’inflazione e a nuove disposizioni fiscali. Le modifiche riguarderanno in particolare i percettori di pensioni minime e gli assegni più elevati, con importi differenti in base al reddito complessivo. Vediamo nel dettaglio chi beneficerà di questo aumento e quali sono le date chiave del pagamento.

A chi spetta l’aumento di ottobre 2024

Il provvedimento interesserà oltre 16 milioni di pensionati italiani, con un focus particolare sui percettori degli assegni minimi. Questi pensionati vedranno un aumento di 16 euro mensili, portando il loro assegno da 598,77 euro a 614,77 euro. Gli aumenti sono parte di una rivalutazione annuale che tiene conto del tasso di inflazione, oltre a una serie di aggiustamenti fiscali.

I pensionati possono verificare il loro cedolino mensile, disponibile online tramite il portale INPS, dove sono riportati gli importi erogati e le eventuali trattenute fiscali. Nel mese di ottobre, le trattenute includeranno l’IRPEF mensile e le addizionali comunali e regionali riferite all’anno fiscale 2023, che saranno poi certificate nella Certificazione Unica 2024.

Gli importi dell’aumento: suddivisione per fasce di reddito

Gli importi dell’aumento variano in base alle fasce di reddito. Ecco la ripartizione:

  • Pensioni fino a quattro volte il minimo INPS: un aumento del 5,4%, con un massimo di 2.272,76 euro lordi.
  • Pensioni da quattro a cinque volte il minimo: incremento del 4,59%, fino a 2.839,70 euro lordi.
  • Pensioni da cinque a sei volte il minimo: aumento del 2,862%, con un tetto di 3.407,64 euro lordi.
  • Pensioni da sei a otto volte il minimo: incremento del 2,538%, per importi fino a 4.543,52 euro lordi.
  • Pensioni da otto a dieci volte il minimo: aumento dell’1,998%, con un massimo di 5.679,40 euro lordi.
  • Pensioni oltre dieci volte il minimo: aumento dell’1,728% per assegni superiori a 5.679,40 euro.
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Questi aumenti rappresentano un segnale di supporto per i pensionati, soprattutto per le fasce più basse, in un contesto economico caratterizzato da una crescita dell’inflazione.

Il taglio dell’indicizzazione sotto esame

Un aspetto cruciale di questa fase è la decisione della Corte Costituzionale sul taglio dell’indicizzazione delle pensioni, previsto dalle ultime manovre finanziarie. Se confermato, il provvedimento influenzerà le rivalutazioni future, in particolare per le pensioni superiori a quattro volte il minimo. Il governo, nella Legge di Bilancio 2025, sta valutando l’ipotesi di un blocco della perequazione per queste pensioni, una misura che potrebbe essere contestata, in base a precedenti sentenze della Corte.

Date di pagamento della pensione di ottobre

Il pagamento dell’aumento sarà visibile nel cedolino di ottobre, con l’accredito previsto a partire da venerdì 1° ottobre 2024. Coloro che ritirano la pensione in contanti presso gli uffici di Poste Italiane seguiranno un calendario alfabetico:

  • 1° ottobre: cognomi A-B
  • 2 ottobre: cognomi C-D
  • 3 ottobre: cognomi E-K
  • 4 ottobre: cognomi L-O
  • 5 ottobre (mattina): cognomi P-R
  • 7 ottobre: cognomi S-Z

Questo calendario assicura un flusso ordinato di pensionati agli sportelli, limitando assembramenti e garantendo un servizio efficiente.

L’aumento delle pensioni di ottobre 2024 è una misura attesa da molti italiani, soprattutto da coloro con assegni minimi. Sebbene gli incrementi non siano elevati, rappresentano comunque un sostegno in un contesto economico sfidante. Rimane ora da vedere come si evolveranno le questioni legate all’indicizzazione delle pensioni e quali saranno le misure future previste dalla Legge di Bilancio 2025. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.

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