Con l’approvazione della legge di Bilancio 2025, emergono finalmente dettagli significativi riguardo agli aumenti salariali e all’impatto del nuovo taglio del cuneo fiscale. La manovra prevede cambiamenti che interessano i lavoratori dipendenti, con l’obiettivo di garantire un incremento dello stipendio netto.
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Il nuovo taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale, confermato per i prossimi cinque anni, viene attuato con modalità differenti rispetto al passato. Attualmente, il risparmio per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro lordi è realizzato attraverso uno sgravio sui contributi a carico del dipendente. Dal 2025, però, la struttura del beneficio cambia radicalmente: i redditi fino a 20.000 euro annuali beneficeranno di un bonus esentasse che incrementa direttamente lo stipendio netto, mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro si prevede un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente.
Dettagli sugli aumenti per redditi inferiori a 20.000 euro
Il nuovo trattamento integrativo, delineato nell’articolo 2 della legge, prevede un aumento proporzionale dello stipendio per i lavoratori con redditi inferiori a 20.000 euro. Le percentuali di aumento sono le seguenti:
- 7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro.
- 5,3% per chi guadagna tra 8.500 e 15.000 euro.
- 4,8% per chi guadagna tra 15.000 e 20.000 euro.
Ecco una tabella esemplificativa degli aumenti:
Reddito annuo lordo | Reddito mensile lordo | Aumento annuale | Aumento mensile lordo |
---|---|---|---|
5.000 | 384,62 | 355,00 | 29,58 |
15.000 | 1.153,85 | 795,00 | 66,25 |
20.000 | 1.538,46 | 960,00 | 80,00 |
In questo scenario, il bonus esentasse raggiunge i 80 euro mensili, sebbene le differenze rispetto all’attuale sgravio contributivo non siano sostanziali.
Aumenti per redditi tra 20.000 e 40.000 euro
Per i lavoratori con redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro, l’incremento si realizza attraverso una detrazione annuale. Per i redditi fino a 32.000 euro, la detrazione aumenta di 1.000 euro l’anno, traducendosi in circa 83 euro mensili. A partire dai 32.000 euro, la detrazione si calcola in base a una formula che riduce l’ammontare fino a zero per i redditi di 40.000 euro.
Ecco i nuovi importi:
Reddito annuo lordo | Reddito mensile lordo | Aumento annuale | Aumento mensile lordo |
---|---|---|---|
22.000 | 1.692,31 | 1.000 | 83,33 |
34.000 | 2.615,38 | 750 | 62,50 |
40.000 | 3.076,92 | 0 | 0,00 |
Un confronto con il 2024
Un’analisi comparativa con il 2024 suggerisce che per i redditi superiori ai 20.000 euro, gli aumenti potrebbero risultare addirittura inferiori rispetto a quelli attuali. Oggi, chi guadagna 35.000 euro arriva a ricevere anche 100 euro in più al mese grazie allo sgravio contributivo, mentre con il nuovo sistema si rischia di ottenere al massimo 83 euro.
Chi ne beneficia
La riforma sembra vantaggiosa per i lavoratori con reddito tra 35.000 e 40.000 euro, che oggi non beneficiano del bonus e che, con la nuova formula, godranno di un incremento. Tuttavia, per alcuni lavoratori, il 2025 potrebbe significare una leggera diminuzione del reddito netto rispetto all’anno precedente.