La tredicesima mensilità rappresenta uno degli emolumenti più attesi dai lavoratori, ma il calcolo dell’importo esatto può risultare complesso, soprattutto con le novità introdotte per il 2024. Ecco una guida dettagliata su come calcolare sia l’importo lordo che netto della tredicesima, oltre alle principali modifiche normative per quest’anno.
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Novità 2024: ritorno alle aliquote ordinarie
Nel 2024, il calcolo della tredicesima mensilità subisce cambiamenti significativi rispetto all’anno passato. Se nel 2023 i dipendenti hanno beneficiato di uno sgravio sui contributi previdenziali – con una riduzione del 3% per importi fino a 1.923 euro e del 2% per importi sotto i 2.692 euro – nel 2024 si torna alle aliquote ordinarie. Per il settore privato, l’aliquota contributiva è fissata al 9,19%, mentre per il pubblico impiego è dell’8,80%. Questo significa che la tredicesima sarà soggetta a un’imposizione più elevata rispetto all’anno scorso.
In aggiunta, per il 2024 è previsto un bonus sulla tredicesima che verrà erogato in un momento successivo rispetto alla data di accredito della gratifica natalizia. Questo bonus rappresenta una novità che potrebbe influenzare il totale che i lavoratori riceveranno a dicembre.
Calcolo dell’imponibile lordo della Tredicesima
La tredicesima mensilità è un diritto previsto dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) e corrisponde a 1/12 della retribuzione lorda annuale. Per calcolare l’importo lordo, è necessario sommare le retribuzioni lorde mensili e dividerle per 12, tenendo conto dei mesi effettivamente lavorati. Ad esempio, se un lavoratore guadagna 1.000 euro lordi mensili e ha lavorato dal 1° marzo al 31 dicembre, il calcolo sarà il seguente:
(Retribuzione lorda mensile * Numero di mesi lavorati) / Totale mensilità
ovvero:
[1.000 euro (retribuzione lorda mensile) X 10 (numero di mesi lavorati)] / 12 (totale mensilità) = 833,33 euro
Se il lavoratore ha prestato servizio per tutto l’anno, l’importo lordo della tredicesima sarà equivalente allo stipendio mensile. È importante notare che, per considerare un mese come interamente lavorato, è necessario che il dipendente abbia lavorato almeno 15 giorni nel mese.
Quando matura la tredicesima
La tredicesima mensilità matura durante tutto l’anno e si calcola indipendentemente dalla presenza fisica del lavoratore sul posto di lavoro. Questo significa che l’importo della tredicesima viene calcolato anche durante periodi di assenza per ferie, malattia, maternità, o altre cause simili. Tuttavia, non si matura tredicesima per periodi di lavoro straordinario, ferie non godute, aspettativa, o assenze ingiustificate.
Elementi da considerare per il calcolo
Per determinare l’importo della tredicesima, si considerano vari elementi della retribuzione, tra cui:
- Retribuzione lorda mensile
- Retribuzione lorda annuale
- Indennità di contingenza
- Scatti di anzianità
- EDR (Elemento Distinto della Retribuzione)
- Trattamento di vacanza contrattuale
- Indennità per mansioni specifiche
Dopo aver sommato questi elementi e considerato i mesi lavorati, è possibile calcolare l’importo lordo della tredicesima, che andrà poi convertito in netto.
Calcolo dell’importo netto della tredicesima
Per ottenere l’importo netto della tredicesima, è necessario sottrarre i contributi previdenziali applicabili, che quest’anno sono tornati alle aliquote ordinarie del 9,19% per il settore privato e dell’8,80% per il pubblico impiego. Ad esempio, su una tredicesima di 1.000 euro, i contributi da versare saranno rispettivamente di 91,90 euro e 88 euro. Questo è un cambiamento significativo rispetto al 2023, dove i contributi erano notevolmente ridotti.
Inoltre, la tredicesima sarà tassata come un reddito ordinario, senza applicazione di detrazioni come il bonus di 100 euro previsto per la retribuzione mensile ordinaria. Questo implica che, al netto dei contributi, la tassazione sull’imponibile sarà più elevata rispetto allo stipendio mensile.
Conclusione
Calcolare la tredicesima mensilità per il 2024 richiede attenzione alle nuove regole e alle modifiche delle aliquote contributive. Sebbene il processo di calcolo dell’importo lordo sia relativamente semplice, determinare l’importo netto richiede di considerare le nuove aliquote e le specifiche tassazioni applicabili. Essere informati su queste novità permette ai lavoratori di pianificare meglio le proprie finanze e di evitare sorprese indesiderate alla fine dell’anno. Per saperne di più, visita la nostra sezione dedicata alle news.