Novembre è il mese dell’attesa per molti pensionati italiani, quando si verificano i pagamenti mensili delle pensioni. Tuttavia, il cedolino pensione di novembre 2023 presenta alcune particolarità da tenere a mente. Vediamo nel dettaglio il calendario di pagamento e il contenuto di questa prossima uscita.
Indice dei contenuti
Calendario pagamenti pensione INPS di novembre 2023
Come ogni mese, dopo la metà del mese precedente, l’INPS stabilisce il calendario dei pagamenti delle pensioni per il mese successivo. Per il mese di novembre 2023, c’è un’eccezione che comporterà un piccolo ritardo nei pagamenti.
Il primo giorno di novembre è un giorno festivo, un “rosso” nel calendario. Pertanto, gli accrediti in banca e alle Poste, nonché i pagamenti allo sportello dell’ufficio postale, partiranno il giorno successivo, ovvero il 2 novembre. Questo ritardo è una deviazione dalla regola generale che prevede il pagamento il primo giorno del mese.
Calendario di pagamenti presso gli Uffici Postali
Per coloro che ritirano la pensione presso gli Uffici Postali, il calendario è suddiviso in base all’iniziale del cognome. Ecco le date di pagamento:
- 2 novembre: Cognomi dalla A alla C
- 3 novembre: Cognomi dalla D alla K
- 4 novembre: Cognomi dalla L alla P
- 6 novembre: Cognomi dalla Q alla Z
È importante seguire attentamente queste date per evitare ritardi nei pagamenti. Si noti che la distribuzione dei pagamenti è stata ottimizzata per garantire un flusso costante e organizzato per tutti i beneficiari.
Contenuto del cedolino pensione di novembre 2023
Per quanto riguarda il contenuto del cedolino pensione di novembre 2023, ci sono alcune informazioni cruciali da considerare. In particolare, per questo mese, non ci saranno ancora i mini-aumenti dovuti alla mancata rivalutazione dello 0,8% sui primi mesi dell’anno. Questi incrementi entreranno in vigore solo con il cedolino di dicembre.
Tuttavia, è importante notare che le operazioni di conguaglio dell’IRPEF continuano ad essere rilevanti anche nel cedolino di novembre. Queste operazioni riguardano sia i crediti che i debiti e si basano sui modelli 730 per i pensionati che hanno l’INPS come sostituto d’imposta e i cui flussi dichiarativi siano pervenuti dall’Agenzia delle Entrate dopo il 30 giugno.
In sintesi, i pensionati dovranno fare i conti con l’assenza di rivalutazioni significative nelle pensioni per novembre, ma dovrebbero prestare attenzione ai conguagli IRPEF che possono influenzare l’importo netto della loro pensione.