Campania: stop al lavoro nei campi e cantieri nelle ore più calde fino al 31 agosto

La Regione Campania vieta il lavoro all'aperto tra le 12:30 e le 16:00 fino al 31 agosto per proteggere i lavoratori dalle ondate di calore. Scopri i dettagli dell'ordinanza e le misure adottate.

La Regione Campania ha emanato una nuova ordinanza che vieta il lavoro all’aperto nei settori agricoli, edili ed affini durante le ore più calde della giornata. Dalle 12:30 alle 16:00, fino al 31 agosto, è vietato lavorare sotto il sole per prevenire rischi legati al calore eccessivo. Questa decisione arriva in risposta alle recenti previsioni meteo che annunciano continue ondate di calore su tutto il territorio regionale.

Motivazioni e contesto

L’ordinanza è stata adottata a causa delle condizioni climatiche estreme che caratterizzano questa estate, con temperature in costante aumento. Il lavoro nei campi e nei cantieri, svolto principalmente all’aperto, espone i lavoratori a rischi significativi, senza possibilità di ripararsi dal sole. L’innalzamento delle temperature, unito all’umidità e alla prolungata esposizione ai raggi solari, rappresenta un grave pericolo per la salute dei lavoratori, aumentando il rischio di stress termico e colpi di calore.

Dettagli dell’ordinanza

L’ordinanza ha effetto immediato e resterà in vigore fino al 31 agosto 2024, salvo ulteriori provvedimenti. Le principali disposizioni includono:

  1. Divieto di Lavoro all’Aperto: È vietato lavorare nei settori agricoli, edili ed affini dalle 12:30 alle 16:00 nelle aree in cui la mappa del rischio, pubblicata sul sito di Worklimate, indica un livello di rischio “ALTO” per i lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa.
  2. Misure per i Servizi Pubblici: Per i concessionari di pubblico servizio, i datori di lavoro devono adottare misure organizzative adeguate per garantire i livelli minimi di prestazioni dei servizi essenziali, pur rispettando l’ordinanza.
  3. Sanzioni: L’inosservanza del provvedimento sarà punita secondo l’articolo 650 del codice penale, se il fatto non costituisce un reato più grave.
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Reazioni e impatti

La misura è stata accolta con favore da sindacati e organizzazioni per la sicurezza sul lavoro, che hanno sottolineato l’importanza di tutelare la salute dei lavoratori. D’altro canto, alcuni imprenditori hanno espresso preoccupazione per l’impatto sulle attività produttive, in particolare nel settore agricolo, dove i tempi di raccolta sono stretti e dipendono fortemente dalle condizioni climatiche. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.

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