La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) ha segnato un importante cambiamento per quanto riguarda il congedo parentale, innalzando l’importo dell’indennità fruibile da madri o padri per un secondo mese, su un totale di 6 mesi previsti entro il sesto anno di vita del bambino. Quest’innalzamento dell’indennità, tradizionalmente fissato al 30% della retribuzione imponibile, è una novità significativa per i lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che iniziano il periodo di congedo parentale successivamente al 31 dicembre 2023.
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Come cambiano i congedi parentali con la riforma 2024
Il documento emesso, la circolare 57 del 18 aprile 2024, dettaglia le istruzioni operative per i lavoratori del settore privato, introducendo una modalità operativa aggiuntiva per i datori di lavoro.
Non è la prima volta che la normativa sulla maternità e il congedo parentale subisce modifiche: la normativa DLgs. 151/2001 è stata oggetto di molteplici aggiornamenti nel corso dei 2022 e 2023, aprendo la possibilità per i padri di fruire della misura, inizialmente pensata per le madri, in linea con la direttiva europea sulla parità dei sessi.
Modalità di fruizione e percentuali di indennità
La circolare 57 del 2024 chiarisce le modalità di fruizione dell’indennità aumentata e le relative percentuali che i datori di lavoro sono tenuti a erogare per i congedi parentali fruibili entro i sei anni di vita del bambino:
- L’80% per il primo mese e per il secondo (solo se utilizzato nel 2024)
- Il 60% per il secondo mese se utilizzato dal 2025
- Il 30% per i successivi 7 mesi, che possono arrivare fino a 9 per redditi inferiori a una determinata soglia
Importante sottolineare che questo diritto può essere utilizzato alternativamente dai due genitori o esclusivamente da uno di essi.
Nuovi codici evento e conguagli
Il flusso di denunce contributive attraverso il flusso UniEmens vedrà l’introduzione di nuovi codici evento. I nuovi codici evento e le successive istruzioni operative sono fondamentali per i datori di lavoro del settore privato nel valorizzare la DenunciaIndividuale e nel gestire adeguatamente la nuova indennità.
Aggiornamenti sono stati inoltre forniti con il messaggio 2283 2024, dove l’INPS comunica modifiche alla procedura telematica delle domande di congedo parentale, per evitare difficoltà nell’applicazione del nuovo regime di indennità, in particolare riferite alla necessità di specificare le date di inizio del congedo di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2023.
La riforma mira a creare un equilibrio migliore tra vita familiare e lavorativa, dando supporto ai genitori lavoratori in un momento cruciale della vita di un bambino. Le nuove procedure semplificate e le maggiorazioni delle indennità rappresentano un sostegno concreto per le famiglie e una promozione di parità nei diritti e nelle opportunità di mamma e papà.
Con queste modifiche, il congedo parentale diventa uno strumento ancora più flessibile e supportivo per i genitori lavoratori, sottolineando l’importanza della conciliazione tra vita lavorativa e familiare e del sostegno alla genitorialità.
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