Con la Legge di Bilancio 2024 saranno introdotte agevolazioni fiscali sulle assunzioni a tempo indeterminato. Scopriamo quali sono le novità per incrementare l’occupazione e stimolare la crescita economica nel primo decreto attuativo della riforma fiscale.
Indice dei contenuti
Deduzione del costo del lavoro per assunzioni a tempo indeterminato
In Italia il costo del lavoro dipendente a tempo indeterminato è interamente deducibile ai fini Irap.
Ciò significa che le aziende possono detrarre dal proprio reddito imponibile l’intero costo del lavoro sostenuto per i dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato.
Il costo del lavoro deducibile comprende:
- la retribuzione
- i contributi previdenziali e assistenziali
- gli oneri accessori
La deduzione del costo del lavoro è un importante incentivo fiscale per le aziende che assumono lavoratori a tempo indeterminato.
Soggetti beneficiari delle deduzioni
I soggetti beneficiari delle deduzioni del costo del lavoro per assunzioni a tempo indeterminato sono:
- le imprese, sia individuali che societarie, con sede o unità locale in Italia
- le associazioni e gli enti senza scopo di lucro, con sede o unità locale in Italia
- le cooperative, con sede o unità locale in Italia
Le deduzioni del costo del lavoro sono applicabili a tutte le assunzioni a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale.
Requisiti per beneficiare di tali deduzioni
I requisiti per beneficiare delle deduzioni del costo del lavoro per assunzioni a tempo indeterminato sono i seguenti:
- il soggetto beneficiario deve essere una impresa, un’associazione o un ente senza scopo di lucro, con sede o unità locale in Italia
- l’assunzione deve essere a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale
- il lavoratore assunto deve essere in possesso dei requisiti richiesti per la deduzione
Incentivi previsti per le assunzioni categorie svantaggiate
Le aziende che assumono lavoratori svantaggiati possono beneficiare di una deduzione del costo del lavoro maggiorata. Sono considerati lavoratori svantaggiati le persone con disabilità, i giovani disoccupati e le persone con difficoltà di inserimento lavorativo.
Uno degli incentivi più importanti è il contributo in conto esercizio, che consiste in un contributo a fondo perduto erogato dall’Inps alle aziende che assumono lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate. Il contributo in conto esercizio è pari al 100% della retribuzione per i primi 12 mesi di assunzione.
Le aziende che assumono lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate possono beneficiare di una detrazione fiscale per i costi sostenuti per l’inserimento lavorativo. La detrazione fiscale è pari al 19% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 6.000 euro.
Oltre ai contributi in conto esercizio e alle detrazioni fiscali, sono previsti anche altri incentivi per le assunzioni di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate, come gli sgravi contributivi, le assunzioni agevolate e la formazione gratuita.