Contributi INPS 2024: nuova riduzione dei tassi di interesse per rate e sanzioni

A partire dal 18 settembre 2024, scendono i tassi di interesse per il pagamento rateale dei contributi INPS e le sanzioni civili. Scopri le nuove percentuali e come influiranno sui contribuenti.

Dal 18 settembre 2024, l’INPS ha aggiornato i tassi di interesse applicati per il pagamento rateale dei contributi previdenziali e per le sanzioni civili connesse al mancato o ritardato pagamento. Questi adeguamenti derivano dalla decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di ridurre il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali. Di seguito, i dettagli sulle novità e i loro effetti.

Un nuovo taglio ai tassi di interesse

La BCE ha recentemente ridotto di 60 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, portandolo al 3,65%. Questa decisione ha determinato un abbassamento dei tassi anche per i pagamenti rateali dei contributi INPS, che scendono al 9,65%, e per le sanzioni civili, che si attestano al 9,15%. L’INPS ha recepito la modifica con la circolare n. 89 del 16 settembre 2024, applicando i nuovi tassi a partire dal 18 settembre.

Impatto sui piani di ammortamento

Il nuovo tasso del 9,65% per il pagamento rateale dei contributi si applicherà a tutti i nuovi piani di ammortamento. Tuttavia, i piani già emessi e notificati con il precedente tasso non subiranno variazioni. L’INPS ha precisato che il nuovo tasso sarà applicato per i contributi relativi a settembre 2024 e seguenti. Questo significa che i contribuenti che hanno già concordato rateizzazioni continueranno a pagare in base ai tassi precedenti, ma i nuovi debiti saranno soggetti al tasso aggiornato.

Effetti sulle sanzioni civili

La riduzione del tasso di interesse influisce anche sulle sanzioni civili per i pagamenti tardivi. Secondo quanto previsto dalla legge n. 388/2000, la sanzione civile per il ritardato pagamento di contributi sarà pari al 9,15%, in linea con il nuovo tasso del 3,65%, maggiorato di 5,5 punti percentuali.

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Per incentivare i contribuenti a sanare tempestivamente le proprie posizioni, il decreto PNRR bis ha introdotto una nuova forma di ravvedimento operoso. Se il contribuente paga spontaneamente entro 120 giorni dalla scadenza, la sanzione non includerà la maggiorazione di 5,5 punti, applicando quindi solo il tasso base del 3,65%.

Novità in caso di evasione

Le modifiche coinvolgono anche le sanzioni civili per i casi di evasione contributiva. Nel caso in cui il contribuente denunci spontaneamente la propria posizione debitoria entro 12 mesi dalla scadenza, la sanzione sarà ridotta al 9,15% annuo. Il pagamento dovrà essere effettuato entro 30 giorni dalla denuncia per beneficiare della riduzione. Se il pagamento avviene entro 90 giorni, la sanzione sarà più alta, pari all’11,15%.

Nelle procedure concorsuali, invece, le sanzioni saranno calcolate sul tasso di rifinanziamento maggiorato di 2 punti, risultando pari al 5,65%. Tuttavia, data la riduzione del tasso di interesse di riferimento, le sanzioni saranno inferiori rispetto al passato.

La recente decisione della BCE porta a un nuovo abbassamento dei tassi di interesse applicati ai contributi INPS, offrendo un sollievo economico ai contribuenti che necessitano di rateizzazioni o che devono far fronte a sanzioni per pagamenti tardivi. Questo cambiamento si inserisce in un contesto di politica monetaria più accomodante, con l’obiettivo di agevolare il rientro dei debiti previdenziali e fiscali. Visita la nostra sezione dedicata alle news.

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