Domanda disapplicazione del massimale contributivo, tutte le novità

INPS ha dato indicazioni aggiornate in merito alla presentazione della domanda di disapplicazione del massimale contributivo per i dipendenti pubblici.

Nel mondo complesso delle pensioni e delle normative previdenziali, esistono possibilità spesso sconosciute ma di grande rilevanza per i lavoratori del settore pubblico. Una di queste è la disapplicazione del massimale contributivo, un’opzione che offre la prospettiva di una maggiore sicurezza finanziaria in età pensionistica.

La chiave di questa prerogativa è l’articolo 2, comma 18, della legge 335/95. Chi sono i privilegiati beneficiari di questa opportunità e come funziona esattamente? Analizziamo i dettagli.

Cosa è la disapplicazione del massimale contributivo e beneficiari

I lavoratori impiegati nel settore pubblico che si sono affiliati alle Gestioni previdenziali obbligatorie dal 1° gennaio 1996 hanno la possibilità di richiedere l’esenzione dall’applicazione del massimale sulla base contributiva e pensionabile, come previsto dall’articolo 2, comma 18, della legge 335/95. Questa esenzione si applica ai periodi retributivi successivi alla data in cui viene presentata la domanda, a condizione che non siano state attivate forme di previdenza complementare per gli stessi lavoratori, come specificato nell’articolo 21 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modifiche dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.

Possono presentare la richiesta di esenzione dal massimale contributivo le seguenti categorie di lavoratori:

  • Dipendenti delle pubbliche amministrazioni, come definiti all’articolo 1, comma 2, e all’articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
  • Dipendenti delle Autorità Amministrative Indipendenti.
  • Dipendenti delle Università non statali legalmente riconosciute qualificate come enti pubblici non economici.
  • Personale in regime di diritto pubblico, come ad esempio magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, e altre categorie di dipendenti il cui trattamento giuridico è equiparato a una delle categorie sopra menzionate dalla normativa vigente.
LEGGI ANCHE  Assunzioni con maxi deduzione: risparmi fino al 13% sui costi

La procedura per richiedere l’esenzione dal massimale contributivo prevede l’invio della domanda online. Una volta ricevuta, la domanda viene presa in carico da un operatore che esegue un’istruttoria, verificando i seguenti elementi:

  • La data di iscrizione e assicurazione previdenziale a partire dal 1° gennaio 1996.
  • L’assenza di forme di previdenza complementare compartecipate dal datore di lavoro nel settore in cui il dipendente presta servizio.
  • L’eventuale presenza di accrediti figurativi o domande di riscatto che potrebbero influenzare lo status del lavoratore come “nuovo iscritto” al 1° gennaio 1996.

Una volta completata questa verifica, l’operatore determina l’ammissibilità della richiesta di esenzione dal massimale contributivo.

Nuove scadenze e modalità di presentazione della domanda

Con la circolare numero 80, datata 14 settembre 2023, l’INPS ha recentemente fornito nuove linee guida riguardanti la procedura di richiesta di disapplicazione del massimale contributivo per i dipendenti delle pubbliche Amministrazioni.

In particolare, l’INPS ha chiarito che, a seguito delle ultime modifiche normative, i termini per la presentazione di questa domanda sono definiti come segue:

  • Per coloro che hanno superato il massimale contributivo entro il mese di aprile 2023, la scadenza per presentare la domanda è fissata entro il 31 dicembre 2023.
  • Nel caso in cui il superamento del massimale contributivo avvenga successivamente al mese di aprile 2023, la domanda deve essere presentata entro dodici mesi dalla data in cui si è verificato tale superamento.

Va sottolineato che i requisiti di accesso rimangono immutati rispetto alle disposizioni precedenti.

Quando si è soggetti al massimale contributivo?

Il massimale contributivo è una regola che stabilisce il limite massimo annuale al di sopra del quale la retribuzione di un lavoratore non deve essere tassata con contributi previdenziali. Questo limite si applica ai periodi contributivi e alle quote di pensione successivi alla data di prima assunzione o alla data di esercizio dell’opzione.

LEGGI ANCHE  Sistema Unico Gestione Iban (SUGI INPS): la guida completa

Quando la retribuzione supera il massimale contributivo annuale, il datore di lavoro deve ottenere una dichiarazione dal lavoratore per determinare se ha periodi utili per l’anzianità contributiva. Se ci sono, l’intera retribuzione è soggetta a contributi pensionistici senza il limite massimo. Altrimenti, il massimale viene applicato.

Le contribuzioni versate prima del 1° gennaio 1996 in qualsiasi fondo pensionistico obbligatorio non sono soggette al massimale contributivo, indipendentemente dalla gestione di iscrizione.

Il calcolo del massimale contributivo è annuale e non dipende dal numero di rapporti di lavoro svolti durante l’anno. L’importo massimo si riferisce a tutte le contribuzioni, anche se versate in diversi fondi di previdenza obbligatoria.

I lavoratori con periodi precedenti al 1° gennaio 1996 possono ottenere anzianità contributiva tramite domanda di riscatto o accredito figurativo. Tuttavia, dopo l’applicazione del massimale contributivo, potrebbero acquisire queste anzianità solo presentando la domanda nel corso del tempo.

Per i lavoratori assunti dopo il 31 dicembre 1995, l’applicazione del massimale contributivo viene eliminata quando acquisiscono anzianità pregressa tramite domanda di riscatto o accredito figurativo, a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda presso l’Inps competente.

L’applicazione del massimale scatta solo con il pagamento della prima rata dell’onere di riscatto. Se il lavoratore non paga questa rata, verrà considerato nuovo iscritto e sarà soggetto all’applicazione del massimale contributivo.

Potrebbe interessarti anche
- Advertisement -
Ultimi articoli
Autore
Valerio Mainolfi
Valerio Mainolfi
Specializzato in comunicazione e marketing, amante della scrittura creativa, navigo costantemente tra ambizioni future e sfide del nostro tempo, agganciato all’evoluzione illogica del mio essere.