Le ferie rappresentano un momento di meritato riposo per i lavoratori, ma ci si chiede spesso se durante questo periodo di assenza si ha diritto alla percezione degli incentivi connessi alle mansioni svolte. Una recente sentenza della Cassazione ha fornito importanti indicazioni in merito, stabilendo che il lavoratore in ferie conserva il diritto di continuare a ricevere gli incentivi legati al suo ruolo professionale.
Ma come si applica concretamente questa decisione? Quali sono le disposizioni previste dalla legge riguardo agli incentivi durante le ferie? È davvero garantito al lavoratore il mantenimento di tali vantaggi anche durante l’assenza?
La sentenza della Cassazione fornisce importanti chiarimenti in merito a queste domande.
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Anche in vacanza, i lavoratori mantengono il diritto agli incentivi economici: Scopri cosa prevede la normativa
Il lavoratore in ferie, secondo quanto stabilito dalla legge, ha il diritto di continuare a percepire gli incentivi legati alle mansioni che svolge, mantenendo così una retribuzione congrua e coerente con il proprio ruolo professionale.
È fondamentale sottolineare che tale decisione si basa su precise disposizioni normative riguardanti il diritto alle ferie e la tutela dei lavoratori.
La sentenza depositata l’11 luglio 2023 dalla sezione Lavoro della Cassazione ha sollevato una questione di grande rilevanza riguardante la composizione della retribuzione durante il periodo di ferie del lavoratore. Secondo la Suprema Corte, la retribuzione ordinaria per i giorni di ferie annuali deve comprendere ogni somma di denaro correlata allo svolgimento delle mansioni e legata allo status personale e professionale del dipendente.
Le recenti indicazioni della Cassazione confermano quindi il diritto dei lavoratori di percepire, anche durante le ferie, tutti gli incentivi economici associati al proprio ruolo professionale. Ciò garantisce un effettivo beneficio di riposo senza alcuna penalizzazione economica.
Cosa comprende la busta paga durante la stagione delle vacanze
La composizione della retribuzione durante il periodo di ferie dipende dalla contrattazione collettiva e dagli accordi individuali. Non è obbligatorio includere tutte le voci retributive corrisposte durante l’attività lavorativa, e ciò non contrasta con il principio costituzionale della sufficienza della retribuzione.
Di solito, nella retribuzione feriale sono compresi gli elementi comuni della paga, come i minimi tabellari, le indennità di contingenza, i superminimi individuali e collettivi, nonché gli scatti di anzianità. Invece, solitamente sono esclusi i compensi di natura occasionale.
I lavoratori con un salario fisso mensile hanno diritto alla normale retribuzione mensile anche durante le ferie.
Nel caso dei lavoratori con paga oraria, invece, la retribuzione per le ferie viene calcolata moltiplicando il numero di ore di ferie fruite per la paga oraria. È importante che nella busta paga sia indicata separatamente la retribuzione per le ferie rispetto a quella relativa alle ore lavorate.
Riduzione dello stipendio durante il periodo di vacanza, è possibile? Ecco ciò che devi sapere
Il datore di lavoro non può ridurre la retribuzione durante le ferie in modo tale da scoraggiare il lavoratore dal godersi i suoi giorni di riposo annuali. Una recente sentenza ha respinto il ricorso di una società che aveva tentato di escludere alcuni bonus legati alle mansioni svolte dal calcolo del salario durante i giorni di ferie. È importante notare che la questione riguardante tali incentivi retributivi è di competenza del giudice nazionale e non di quello europeo.
La decisione su se determinati incentivi retributivi legati a un ruolo specifico possano essere esclusi dal calcolo della retribuzione durante le ferie spetta al giudice di primo grado. È compito del giudice valutare se l’omissione di tali compensi sia idonea a costituire una diminuzione della retribuzione che potrebbe scoraggiare il lavoratore dal godere delle ferie.
Per illustrare questo principio, prendiamo ad esempio il caso di un’azienda che ha omesso di corrispondere alcune indennità, come l’incentivo per l’attività di condotta e l’indennità di riserva, durante il periodo di ferie del lavoratore. Queste indennità, che rappresentano circa il 25/30% del trattamento economico mensile, sono state ritenute dalla Cassazione come correlate allo status professionale e pertanto dovute anche durante il periodo di riposo annuale.
Per ottenere informazioni sulle modalità per richiedere le ferie, il numero di giorni spettanti al lavoratore e i periodi in cui devono essere fruite, nonché sugli obblighi che il datore di lavoro deve adempiere, si suggerisce di consultare l’approfondimento: ferie 2023, guida alla richiesta.