Detrazioni Lavoro Dipendente 2023: Guida Completa

Questo articolo discute in dettaglio le varie modifiche apportate alle detrazioni per i lavoratori dipendenti

Detrazioni per i lavoratori dipendenti, quali modifiche sono state apportate e tutte le novità e i vantaggi. Scopriamo di più in questo articolo di approfondimento.

Cosa sono le Detrazioni fiscali

Le detrazioni fiscali sono agevolazioni che consentono di sottrarre una somma dall’imposta dovuta, riducendo così l’ammontare complessivo delle tasse. Queste agevolazioni agiscono direttamente sulla somma totale dell’imposta da pagare, contribuendo a diminuire l’onere fiscale per i contribuenti.

Le detrazioni possono essere applicate a spese specifiche, come ad esempio quelle per l’istruzione, la salute, o lavori di ristrutturazione edilizia. Le detrazioni sono applicate direttamente sull’importo dell’imposta totale da versare e differiscono dalle deduzioni che agiscono sulla base imponibile.

Calcolo detrazioni

Il calcolo delle detrazioni fiscali dipende dal tipo di detrazione e dalle specifiche normative fiscali vigenti. In generale, le detrazioni vengono sottratte direttamente dall’imposta lorda o dall’imposta netta in base al tipo di detrazione:

  • Detrazioni per Redditi da Lavoro Dipendente: Per calcolare le detrazioni per redditi da lavoro dipendente, è necessario considerare le spese detraibili come quelle per istruzione, salute, e altre specifiche detrazioni applicabili al reddito
  • Detrazioni per Redditi da Lavoro Autonomo: Nel caso di redditi da lavoro autonomo, le detrazioni possono includere spese professionali deducibili e altri costi detraibili previsti dalla normativa fiscale
  • Detrazioni per Lavoro Dipendente e Pensionati: Le detrazioni per lavoro dipendente e pensionati sono calcolate in base alle informazioni fornite nella dichiarazione dei redditi, considerando ad esempio le spese mediche detraibili
  • Utilizzo dell’Articolo 13 TUIR: L’Articolo 13 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) stabilisce detrazioni specifiche in base al tipo di reddito e alla situazione familiare
  • Aliquote IRPEF: Le aliquote dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) influenzano il calcolo delle detrazioni, poiché vengono applicate all’imponibile al netto delle detrazioni stesse
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Detrazioni per reddito

Le detrazioni per reddito rappresentano deduzioni fiscali che riducono l’imponibile dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) in base a specifiche condizioni e spese sostenute.

Le detrazioni possono variare in base agli scaglioni di reddito, con aliquote progressive per garantire maggiore equità fiscale. Sono previste detrazioni più significative per i redditi più bassi, garantendo una maggiore agevolazione fiscale per chi ha meno capacità contributiva.

Si distinguono inoltre detrazioni per lavoro dipendente, che includono spese come quelle per istruzione, salute, e altre detrazioni specifiche per ridurre l’imposta dovuta, e detrazioni per lavoro autonomo, legate alle spese professionali deducibili e altri costi specifici.

Detrazioni fiscali: istruzioni e importi

Le detrazioni fiscali offrono agevolazioni riducendo l’imposta dovuta. Le istruzioni e gli importi variano in base alle diverse categorie di detrazioni.

Nello specifico, le detrazioni spettanti sono le seguenti:

  • 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro (l’importo minimo della detrazione riconosciuta è pari a 690 euro. In caso di lavoro a tempo determinato, non può essere inferiore a 1.380 euro);
  • 1.910 euro, aumentata del prodotto tra 1.190 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 13.000 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 28.000 euro;
  • 1.910 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro (la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro).

Per chi percepisce un reddito compreso tra i 25.000 e i 35.000 euro è riconosciuto un importo aggiuntivo di 65 euro. Per i redditi sopra i 50.000 euro non è prevista alcuna detrazione.

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Tabella di riferimento per le detrazioni

Per il 2023, in attesa della nuova riforma fiscale ancora in cantiere, restano in vigore le novità introdotte dalla Manovra 2022.

Le detrazioni fiscali sono calcolate sui giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro. Si calcolano quindi anche in caso di festivitàriposi settimanali e altri giorni non lavorativi, mentre non si considerano i giorni per i quali non spetta alcun reddito.

Modifiche all’IRPEF e effetti sulla Busta Paga

Dal 2022 sono state ridotte le aliquote IRPEF da applicare ai redditi da 15.000 euro a 50.000  euro ed è stato ampliato lo scaglione di reddito a cui si applica l’aliquota più alta del 43%  anche per il 2023.

La riforma dell’Irpef introdotta dal governo Meloni ha comportato infatti l’eliminazione della seconda fascia di tassazione e l’espansione della prima fascia fino a includere tutti i redditi fino a 28.000 euro. Di conseguenza, per chi guadagna fino a 15.000 euro all’anno, la tassazione rimarrà invariata al 23%. Tuttavia, chi guadagna oltre i 15.000 euro realizzerà un risparmio del 2% sull’Irpef.

Trattamento Integrativo: ex Bonus Renzi

Il bonus IRPEF, il trattamento integrativo ex bonus Renzi, spetta ai lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro annui nella misura di 1.200 euro.

Ne hanno diritto anche i contribuenti con reddito compreso tra 15.000 e 28.000 euro annui ma a una specifica condizione, cioè che la somma di specifiche detrazioni previste dal TUIR sia superiore all’ammontare dell’imposta lorda.

In questo caso spetta una cifra pari alla differenza tra le detrazioni fiscali cui il lavoratore ha diritto e l’IRPEF lorda a suo carico per un importo massimo di 1.200 euro.

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Si tratta delle detrazioni che spettano per familiari a carico, reddito da lavoro dipendente e assimilati, per interessi su prestiti o mutui contratti entro il 2022, così come per spese sanitarie e relative a bonus edilizi e altre detrazioni.

Taglio del cuneo contributivo

Nelle busta paga 2023 va calcolato anche lo sconto contributivo ampliato recentemente dalla legge di bilancio 2023.

La legge 197/2022 prevede:

  • una percentuale di sconto del 3% sui contributi a carico dei lavoratori con una soglia di accesso  fissata a 1923 euro mensili (25mila euro annui)
  • contemporaneamente si conferma il taglio del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni fino a 35mila euro annui (2.692 euro mensili) già  in vigore per la seconda parte del 2022

Va tenuto conto in entrambi i casi che i limiti di importo mensile vanno considerati con la maggiorazione del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre.

Per conoscere nel dettaglio le aliquote Irpef, leggi il nostro articolo di riferimento

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Autore
Ortensia Ferrara
Ortensia Ferrara
Classe ’83, giornalista pubblicista dal 2007, laureata in scienze della comunicazione dal marzo 2008, appassionata di scrittura creativa, giornalismo e comunicazione da sempre. Pignola, puntuale, permalosa e inguaribilmente pessimista, curiosa, noiosa e ironica.